Cordoglio dell’ANPI per la perdita di Mario Canessa, partigiano da lungo tempo iscritto alla sezione di Livorno. Nominato Giusto fra le Nazioni dallo stato di Israele per aver salvato dall’Olocausto diversi cittadini di fede ebraica

anpi logo per queste sue azioni fu insignito dal Presidente della Repubblica di Medaglia d’Oro al Valor Civile. Giovane poliziotto in servizio a Tirano, al confine italo-svizzero, durante l’occupazione nazifascista si espose in prima persona per far passare la frontiera a diversi profughi di religione ebraica e a militari alleati sfuggiti alla cattura.

Poco prima di essere scoperto dalle autorità della Repubblica di Salò, venne trasferito a Perugia, dove continuò la sua battaglia per la liberazione: di giorno in servizio in Questura, di notte a collaborare in vario modo con le formazioni partigiane di cui faceva parte. Finita la guerra ritornò al suo mestiere, fino a raggiungere i più alti gradi nella Polizia di Stato.

Di quanto fece per la salvezza di decine di persone non parlò mai, e soltanto in anni recenti la sua vicenda è stata rivelata.
Non è questo il momento e il luogo per tracciare la biografia di Canessa, altri lo hanno fatto in maniera esemplare. Si vuole soltanto ricordarlo in maniera semplice, come semplice e schivo era Mario, una persona che ha fatto quello che ha fatto semplicemente perché riteneva fosse la cosa giusta da fare, in silenzio e abnegazione, ben conscio di quale fosse il suo dovere di essere umano e di cittadino.
In un epoca come questa di virtù urlate, il suo comportamento e la sua dignità devono essere un grande esempio per molti.

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