Il Guru di Casaleggio (guru di Grillo e del M5S) Georges I. Gurdjieff

fanucchi massimoRipropongo ai lettori di Pisorno, con alcune piccole modifiche e integrazioni, una nota ancora attuale che scrissi e pubblicai sulla mia pagina facebook il 7 marzo 2013, quando lessi da qualche parte che Gianroberto Casaleggio, l’ideologo del M5S, si ispira al noto maestro di origine russa Georges I. Gurdjeff.

12dicembre 2014 – di Massimo Fanucchi

Oggi vi chiedo pazienza, solo una piccolissima parte di quanta ne occorra per leggere le opere di Gurdjieff, soprattutto le 1024 pagine del suo libro più famoso: “I racconti di Belzebù a suo nipote” – Neri Pozza Editore. Questo testo è pieno di parole nuove di difficile memorizzazione, scritte per scoraggiare i pigri e per evitare che il lettore sia condizionato dalle “associazioni libere” della propria psiche. Preciso subito che Gurdjieff non era un uomo politico ma un notevole ed enigmatico maestro spirituale, i cui insegnamenti, veicolati dal suo principale discepolo Ounspensky attraverso il nome di “Quarta Via”, sono messi in pratica tutt’oggi in tutto il mondo, Italia compresa, da ristretti e riservati gruppi di lavoro. Nel suo pensiero confluiscono idee della tradizione pitagorica, del neoplatonismo, dell’Oriente e del Medio Oriente (Islam e sufismo).

foto libro gurdjieffQui non tratterò del suo complesso e articolato insegnamento spirituale. Cercherò solo di sintetizzare al massimo, in base alle mie limitate capacità, il suo pensiero sull’uomo moderno. Per quale motivo? Perché ho letto che Gianroberto Casaleggio, sospetto massone che guida da una posizione volutamente defilata il Movimento Cinque Stelle – oggi primo partito politico alla Camera dei Deputati – si ispira al noto maestro di origine russa. E anche perché, come sosteneva Giulio Andreotti: “a pensare male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca”. La ipotesi è che Casaleggio abbia attinto e attinga a piene mani dalla psicologia di Gurdjieff, non a fini spirituali, ma per dare la scalata al potere in Italia.

Vediamo: A pagina 20 del libro citato all’inizio, Gurdjieff cita un detto tramandato da tempi antichissimi con queste parole: “un bastone ha sempre due capi”. Noi, in maniera arbitraria rispetto ai commenti dello stesso autore, lo interpretiamo oggi così: il bastone è uno e trino. Il Movimento Cinque Stelle è il legno nato per scalare il potere in Italia ed ha due capi, l’ideologo Casaleggio, e il suo braccio operativo Beppe Grillo. Non a caso lo statuto, o il non statuto del movimento, è stato studiato per bloccare in ogni modo l’emergere di capi carismatici.

Detto a margine, in questo falliranno miseramente (la nomina del direttorio fatta da Grillo in questi giorni, e il protagonismo di Pizzarotti, che sta a Grillo come Renzi a D’Alema, sono le prime conferme di un inevitabile fallimento del tentativo di militarizzare a lungo il movimento 5S). Anche la rotazione trimestrale dei capigruppo parlamentari M5S, apparentemente democratica, va in questa direzione. Così come l’ordine perentorio (in questo momento messo parzialmente in discussione) di disertare i Talk-Show televisivi.

CasaleggioIl titolo del capitolo 13 del libro (pag. 97) è da solo tutto un programma: “Perché nella ragione dell’uomo l’immaginario può essere percepito come reale”. Nella spiegazione Gurdjieff va giù duro e afferma che l’uomo non ha alcuna convinzione oggettiva frutto della sua riflessione logica, ma solo le convinzioni dipendenti dall’opinione altrui.

Questa riflessione è molto ricorrente in tutti i suoi scritti. Per G. la condizione fondamentale dell’uomo è il sonno ambulante; la sua coscienza è in uno stato di trance ipnotica e confusa; egli vive in maniera totalmente meccanica; non sa chi è; non ha il minimo controllo sui propri pensieri e sulle proprie emozioni, sulla propria immaginazione e attenzione cosciente. Crede di avere un “io” stabile e unitario mentre ha una moltitudine di “io” con desideri e scopi contrastanti, dove ogni “io” occasionalmente al comando prende decisioni spesso affrettate e scoordinate che coinvolgono tutti gli altri aleatori “io” che vengono dopo.

Per usare le parole di Franco Battiato, acutissimo conoscitore di G., l’uomo non ha un centro di gravità permanente, cioè un “Io” permanentemente stabile e indipendente. La costruzione di un vero “IO” e il risveglio dal sonno è lo scopo di tutto il lavoro raccomandato da G. nelle sue opere e nei suoi insegnamenti.

grillo contro la stampaNella condizione attuale, l’uomo può essere facilmente convinto di qualsiasi cosa. Il maestro russo riteneva che durante il processo evolutivo dell’uomo, l’improvvisa espansione della neocorteccia cerebrale, non accompagnata da un corrispondente raffinamento della parte più primitiva, sede degli istinti e delle emozioni, sia la causa della sua alienazione. Rivolgendosi al nipote (pag. 436), G. gli raccomanda di non dire mai la verità in faccia a nessuno. “Il cielo ti risparmi quest’esperienza!

Qualsiasi verità li offende a morte, e quasi sempre l’animosità verso gli altri nasce proprio da lì”. “Eccoti un mio consiglio (pag. 890): ….. fingi sempre di ascoltarli avidamente, come se pendessi dalle loro labbra… e sarai considerato l’amico più gradito”. Sempre nella medesima pagina G. focalizza l’attenzione sulla proprietà degli uomini di indignarsi per i difetti altrui. Per tornare un attimo a noi, abbiamo potuto verificare durante la campagna elettorale di Grillo quante masse possa attirare la pratica di urlare sistematicamente e sollecitare negli ascoltatori l’indignazione per i difetti e le colpe altrui, soprattutto in un momento di grave difficoltà economica e malcontento.

gurdjieff-side-300x240A pagina 1000 Gurdjieff rincara la dose con questa affermazione: “l’uomo ordinario non è libero, né nella sua vita né nelle sue manifestazioni né nei suoi umori. Non può essere ciò che vorrebbe essere, e non è ciò che crede di essere”. Concludo. La conoscenza profonda dell’anima umana può essere usata per scopi spirituali e emancipativi ma anche per fini di potere e di controllo delle masse. Lascio giudicare a chi legge con quali scopi Gianroberto Casaleggio possa aver usato gli insegnamenti di Gurdjieff.

 

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