4febbraio 2015 da Maurizio Marchi MD, Clirim Muca Alternativa per la Costituzione, Ignazio Podda Comitato beni comuni
Mentre a Rosignano il comune alza in maniera insopportabile la TARI a cittadini e piccole imprese, la Enerambiente, azienda dei pluri-inquisiti Gavioli e Faggiano, detiene ancora il 24 % di ed a questi signori va ancora una buona percentuale di profitti, ogni anno, ottenuti da REA.
In altre parole, la Tari dei cittadini va indirettamente in buona misura a finanziare un’azienda sottoposta a vari processi per presunte collusioni con la camorra, disastri ambientali e bancarotta.
E’ dal 1993 che tramite la REA, prima la SLIA di Manlio Cerroni (il re di Roma dei rifiuti, arrestato un anno fa), poi la Enerambiente prelevano risorse ai cittadini di Rosignano, ingrossando la discarica di Scapigliato, impedendo di fatto una politica virtuosa dei rifiuti (raccolta differenziata spinta, recupero e riuso) ed intascando parte dei profitti.
Abbiamo chiesto a REA e al Comune copia dei versamenti fatti negli ultimi 5 anni a Enerambiente: ci hanno fornito un vecchio versamento del 2010 di 41.000 euro, ma ci sembra impossibile che non ce ne siano di più recenti. Lo accerterà la Magistratura.
In generale, l’operazione “TARI alle stelle” si inquadra 1- nell’opacità della REA con Enerambiente, ma anche 2 – nell’esaurimento della discarica stessa, la cui vita è stata abbreviata di decenni da una gestione sconsiderata e volta al profitto immediato.