La scuola in Toscana riparte il 15settembre. Tra clima “non collaborativo” e “resistenza attiva”, il calendario scolastico

Cascuola.lendario scolastico regione toscana:

Inizio Lezioni: 15 settembre 2015 e termine Lezioni: 10 giugno 2016

  • Festività Natalizie: dal 24 dicembre 2015 al 5 gennaio 2016
  • Festività Pasquali: dal 24 al 29 marzo 2016
  • Note: Per la scuola dell’infanzia il termine delle attività educative è previsto il 30 giugno 2016

Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:

  • tutte le domeniche;
  • il primo novembre, festa di tutti i Santi;
  • l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
  • il 25 dicembre Natale;
  • il 26 dicembre;
  • il primo gennaio, Capodanno;
  • il 6 gennaio, Epifania;
  • il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
  • il 25 aprile, anniversario della liberazione;
  • il primo maggio, festa del Lavoro;
  • il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica

di meglio rino gildaE il clima non è certo collaborativo

Secondo la Gilda, partirà “in tutti gli istituti” la “resistenza attiva” contro la riforma della scuola (legge 107) “in difesa della libertà di insegnamento e per tutelare la scuola pubblica statale dai poteri del “preside –autocrate”

14settembre 2015 da Gilda degli insegnanti

La Federazione Gilda-Unams invita tutti i docenti “ad astenersi da alcune attività aggiuntive e dalle funzioni non obbligatorie a livello contrattuale”. Nel dettaglio, il sindacato propone di non accettare la nomina a coordinatore di classe, dipartimento, coordinamento per materia; di rifiutare le funzioni di responsabile di laboratorio e l’incarico di responsabile di plesso; non accettare la nomina a staff della dirigenza e quella di collaboratori del dirigente scolastico, in particolare nelle scuole in cui manca il capo d’istituto e sono quindi in reggenza.

scuolaAl via da domani in tutte le scuole la “resistenza attiva” contro la legge 107 in difesa della libertà di insegnamento e per tutelare la scuola pubblica statale dai poteri del “preside-autocrate”.

A promuovere la mobilitazione è la Federazione Gilda-Unams che invita tutti i docenti ad astenersi da alcune attività aggiuntive e dalle funzioni non obbligatorie a livello contrattuale.
Nel dettaglio, la Fgu propone di non accettare la nomina a coordinatore di classe, dipartimento, coordinamento per materia; di rifiutare le funzioni di responsabile di laboratorio e l´incarico di responsabile di plesso; non accettare la nomina a staff della dirigenza e quella di collaboratori del dirigente scolastico, in particolare nelle scuole in cui manca il capo d´istituto e sono quindi in reggenza. “Si tratta di suggerimenti – sottolinea la Fgu – ai quali possono ovviamente aggiungersi altre forme di ´resistenza attiva´ proposte dai docenti“.

scuolaPer organizzare la mobilitazione, la Federazione Gilda-Unams indica agli insegnanti le istruzioni operative: “Nel primo collegio docenti, nel caso sia presente all’ordine del giorno l´elezione dei due membri del nuovo comitato di valutazione, – spiega il sindacato – bisogna presentare una mozione di rinvio, così da poter scegliere le colleghe e i colleghi più idonei. Inoltre è opportuno che, prima dei collegi dei docenti per l´elezione dei membri del comitato di valutazione e per la delibera del Pof triennale, in ogni scuola si svolgano riunioni delle Rsu e dei docenti per progettare la resistenza alla legge 107“.

Per quanto riguarda l´assegnazione del “bonus qualità”, la Fgu sottolinea che i docenti premiati con il fondo per il merito non possono essere riconosciuti per le stesse attività a livello di distribuzione del fondo dell´istituzione scolastica “perché non è possibile pagare una persona due volte per la stessa funzione”.

La mobilitazione nelle scuole – ricorda la Fgu – si affianca alle iniziative già in cantiere, tra cui la costituzione di un Comitato per l´indizione di un referendum abrogativo delle norme della legge 107/2015 e, insieme con le altre organizzazioni sindacali, i ricorsi presso il Tar e il giudice ordinario, primo fra tutti quello riguardante l´esclusione di alcune categorie di docenti dal piano di assunzioni“.

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