Maltempo: “Cambia il clima e devono cambiare le politiche”. Carenze preoccupanti nelle informazione ai cittadini, a difesa dai rischi

L’informazione dei cittadini strumento di difesa dai rischi: la situazione nei Comuni della Costa Etrusca. Un monitoraggio di ‘Legambiente Costa Etrusca’

14settembre 2017 da Legambiente Costa Etrusca, Catagneto C.cci

Le città non possono più essere lasciate sole. Approvare il piano nazionale di adattamento e intensificare le attività di prevenzione. Per Legambiente l’adattamento al clima è la vera grande sfida del tempo in cui viviamo.

Il clima sta già cambiando, aumentano i fenomeni metereologici estremi, a soffrirne di più sono soprattutto le città, come dimostra, purtroppo, il bilancio drammatico dei morti  del temporale che ha colpito Livorno. Per questo ribadiamo l’urgenza di rispettare gli Accordi sul clima di Parigi e di concretizzare la lotta ai cambiamenti climatici con interventi rapidi e politiche di adattamento a partire dai grandi centri urbani.

Gli eventi livornesi e il loro svolgimento dimostrano come sia fondamentale anche la corretta informazione e comunicazione ai cittadini sulle previsioni, sulle situazioni, sui comportamenti da tenere nelle emergenze. Occorre cioè costruire con la popolazione una vera e propria “educazione al rischio” derivante da eventi naturali, decisiva affinché la stessa Protezione Civile possa funzionare al meglio. Sotto questo aspetto, in particolare quello dell’informazione web, nei nostri Comuni c’è ancora molto da fare!

Da un monitoraggio che abbiamo effettuato in questi giorni sui siti web dei Comuni di San Vincenzo, Castagneto Carducci, Bibbona, Cecina e Rosignano Marittimo emergono carenze preoccupanti:

  • 2 Comuni (San Vincenzo, Castagneto C.) e Bibbona hanno nelle loro “homa page” il pulsante Protezione Civile (PC);
  • San Vincenzo rimanda ad una pagina del PC della Provincia di Livorno che è …bianca;
  • Sull’home page del sito del Comune di Castagneto Carducci è presente il “pulsante” di Alert System. L’ultima notizia pubblicata è un allarme per rischio incendio del 1/6/2017 e poi un link al sito della Protezione Civile Bassa Val di Cecina, dove si trova l’ultimo allarme meteo… del 26 marzo 2015! Nessuna informazione recente, ma rinvii ad altri siti regionali e nazionali. La pagina FB è ferma all’immagine di copertina del… 21 febbraio 2014, delle ore 9,45;
  • anche Bibbona ha un pulsante che rimanda al sito della Protezione Civile BVC, subito sotto un pulsante “Alert System” senza alcuna prima informazione sulla sua utilità;
  • Cecina pubblica come prima notizia l’invito a registrarsi al sistema “Alert System”;
  • lo stesso di Bibbona, con una prima spiegazione abbastanza esauriente;
  • anche Cecina ha poi un pulsante che rimanda al sito della PC  della Bassa Val di Cecina…
  • il sito del Comune di Rosignano Marittimo invece ha una sezione interamente dedicata alla Protezione Civile, con diverse sezioni  e immediate informazioni con riferimenti telefonici, sedi ed altro. Anche qui link a siti regionali e nazionali e a quello della PC Bassa Val di Cecina. La difficoltà nel sito di Rosignano Marittimo è trovare la pagina della PC, questo il percorso da fare: Home, Canali tematici, Ambiente e Territorio, Territorio, Protezione Civile.
  • Il sistema di “allarme telefonico” è presente, sulla base di quanto siamo riusciti a trovare sui siti Internet, e proposto ai cittadini, solo nei Comuni di Bibbona e Cecina.

Questo veloce “screening” delle modalità di informazione ufficiale offerta dai Comuni presi in esame mette in evidenza che, laddove è immediatamente consultabile (con un pulsante nella home page) è alquanto carente e non aggiornata, dove invece è più completa è assai difficile da trovare, in quanto costruita con una logica interna all’organizzazione comunale e non, invece, dal punto di vista del cittadino. 

In particolare appare grave che il Centro Unico di Protezione Civile dei Comuni della Bassa Val di Cecina, per il quale riteniamo siano anche stati stanziati dei fondi, è assolutamente assente in una delle sue funzioni fondamentali e per le quali venne a suo tempo (2014) costituito.

Questo a fronte di un importante “percorso partecipativo” per l’aggiornamento del Piano di Protezione Civile, svolto nella prima metà dell’anno nei Comuni promotori del Centro Unico: tra i punti qualificanti  degli incontri con i cittadini proprio “l’indicazione degli strumenti comunicativi da privilegiare sia per potenziare la prevenzione, sia da adottare nel corso di emergenze”…

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