Probabilmente l’interrogazione di Livorno bene Comune, presentata nei giorni scorsi, ha fatto risvegliare nei pentastellati l’interesse sulla questione “nuovo ospedale di Livorno”.
14agosto 2015 di Marco Valiani, Gruppo consiliare Livorno Bene Comune
Questo è positivo soprattutto per i cittadini livornesi, è un bene che si arrivi alla definizione del percorso che tanto ha dato a Nogarin, in termini di consensi elettorali, e che dopo 14 mesi di governo non ha fatto registrare alcun atto ufficiale. In sostanza di “nero su bianco” non c’è nulla a parte la dismissione della società della salute, peraltro già annunciata da Cosimi.
I numeri però vanno riportati esatti, altrimenti si percepisce che probabilmente l’argomento è affrontato con superficialità, eppure basta leggere l’accordo di programma del 2010, oppure cercare sul sito del Comune e della ASL6, basta avere la volontà di approfondire per non sparare numeri e concetti a caso:
http://www.usl6.toscana.it/usl6/attachments/article/1093/12_02_03_Presentazione_Nuovo_PO_stampa.pdf
A pag. 10 troviamo la descrizione degli immobili da alienare e i relativi importi che sono di 137 milioni e non di 24 come affermato dal neo consigliere regionale Cantone, il quale ingenuamente pensa che sia possibile ristrutturare il vecchio ospedale con la vendita dei beni descritti, senza fare attenzione al fatto che tra gli immobili da alienare c’è mezzo ospedale vecchio, come tra l’altro ribadito (con aumento di importo e di pezzi di ospedale attuale), nell’allegato C della Determinazione del direttore Generale ASL n. 929/2009 (presidio ospedaliero area Damiano Chiesa, area Gramsci, area Meridiana, area Alfieri, Villa Graziani, oltre che la ex sede aziendale di Monterotondo).
Nell’accordo di programma si legge che la ripartizione finanziaria prevista è di 185.413.000 euro a carico della ASL6 ed 81.479 euro a carico del soggetto privato. I 185 milioni e spiccioli, la ASL se li dovrebbe procurare così: 130 milioni di euro dalle alienazioni, un mutuo di 40.727.000 e 14.686.000 come valore di permuta dei padiglioni IV e V che come ho ricordato nella mia interrogazione al momento sono proprietà del Comune di Livorno.
Sempre nell’accordo di programma, si legge che la Regione si impegna ad anticipare alla ASL i 130 (e non 100) e passa milioni di euro “nelle forme e nei modi previsti dalla L.R. 71/2004”. In pratica, i soldi arrivano se si provvede alle alienazioni e quindi è inesatta l’affermazione dell’assessora, letta sulla stampa, che Rossi non ha vincolato i soldi al Presidio di Montenero, l’ha vincolati eccome e il fondo di rotazione quando si svuota poi va riempito di nuovo.
Che poi la delegazione a 5 stelle regionale punti il dito contro la mancata apertura del secondo padiglione, dopo che da oltre un anno il sindacato Fials segnala il problema, (a giugno dello scorso anno anche i consiglieri comunali penta stellati furono presenti al sopralluogo organizzato dal sindacato e presero l’impegno di provvedere), è indicativo della sinergia di intenti tra M5S locale e regionale.
