Pisa: demolizione delle scuole Gambacorti, i Consiglieri Ricci e Auletta lanciano una proposta di sistema per la città

Marco Ricci, consigliere comunale Una città in Comune - Prc PisaAuletta FrancescoIn prima commissione consiliare permanente, l’approvazione di una variante al regolamento urbanistico riguardante il futuro delle scuole Gambacorti in via Possenti, nel quartiere di San Marco.

3febbraio 2015 da Marco Ricci, Francesco Auletta,  gruppo consiliare una città in comune-prc

pisa scuole GambacortiL’amministrazione Filippeschi presenterà, infatti, un progetto in base al quale si prevede la possibilità di demolire il complesso scolastico della Provincia e al suo posto costruire nuove residenze e parcheggi:  circa 4000mq di superficie utile distribuita su 3 piani, per circa 120 nuovi abitanti.

“ Si tratta di una scelta profondamente sbagliata – affermano Ricci e Auletta – che non risponde alle esigenze del quartiere e della città, ma che ribadisce la filosofia di questa Giunta per cui fare nuove
costruzioni è di per sé un bene e serve a rilanciare l’economia. Serve invece a costellare la nostra città di scheletri di cemento e di edifici invenduti”.

autorecupero“Non basta la scelta di per sé positiva di conservare la palestra per  il quartiere – proseguono  – occorre una reale valutazione sulle possibilità di utilizzo alternativo della struttura esistente a favore dei cittadini di San Marco, invece si preferisce accettare passivamente la richiesta della Provincia di fare cassa. In secondo
luogo insieme al percorso partecipativo occorre una valutazione obiettiva e reale della situazione immobiliare nella nostra città, in ormai ci sono decine di cantieri che restano fermi. Va infatti considerato che a Pisa non c’è bisogno di nuove residenze, sono fin troppe le migliaia e migliaia di abitazioni lasciate sfitte ed inutilizzate”.
“Per questo – conclude Ricci – lanciamo una proposta di sistema per la città: la moratoria sulle nuove costruzioni, fino a quando non avremo un nuovo piano aggiornato. Per questo riteniamo indispensabile che si apra un dibattito pubblico e che si smetta con la propaganda degli annunci di grandi opere prive di qualsiasi credibilità dal punto di vista della sostenibilità ambientale, urbanistica e finanziaria”.

La proposta di una città in comune- Rifondazione comunista è semplice e diretta: “Una Moratoria sulle nuove costruzioni e il congelamento delle previsioni dei piani ancora da attuare, in attesa di una verifica delle nuove esigenze della città e delle possibilità derivanti dall’autorecupero: avvio  di un monitoraggio delle esigenze attuali, sia in termini abitativi sia in temi di tutela del territorio e rischio idrogeologico”

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