Riforma Sanità di Rossi: “irricevibile nel merito, al di là della guerra in casa PD.”

E’ guerra nel PD  sull’accorpamento delle ASL. La formula Renzi, decisionismo-velocità, non vale a quanto pare per il governatore Rossi.

26novembre 2014 di Monica Sgherri e Daniella Vangieri, PRC Toscana

sanità.Il calibro da novanta gli arriva infatti dal renziano DOC Federico Gelli che dichiara la riforma addirittura illegittima, e dal Presidente del Consiglio Monaci, rientrato in questi giorni, che chiede personalmente lumi ai Sindaci revisori di aziende territoriali e ospedaliere. Questa la cronaca.

L.stabilita': Lorenzin, si' tagli a sprechi ma non lineariNel merito, lo ribadiamo ancora una volta, la proposta di riorganizzazione del sistema sanitario regionale di Rossi è irricevibile. Non perché non sia necessaria la riforma di una impalcatura istituzionale pesante, o la riduzione di Direttori Generali e burocrazia -come avevamo chiesto già quattro anni fa-, ma perché fatta in questo modo, a pochi mesi dalla fine della legislatura, senza ancora uno straccio di programmazione, un piano scritto (la famosa legge collegata alla finanziaria regionale, che ad oggi non c’è), senza aprire un confronto, non solo formale, con gli operatori del settore, la riforma ha così un solo vero obiettivo, risparmiare 400milioni. Tagliando sul lato del lavoro, e a ricaduta sui servizi e le prestazioni sanitarie.

sanità,

Tagli di circa mille tra medici e infermieri ad ora, forse cinquemila (il 10% annunciato da Rossi), che una volta “tagliati” fuori dal sistema nessuno ci assicura che, per mettere a regime il risparmio raggiunto, saranno riassunti in futuro. E comunque per due anni, come prevede la legge, nessuna riassunzione è possibile.  Ma, soprattutto, con il grosso del risparmio che verrebbe dagli accorpamenti dei reparti, vale a dire dai tagli ai posti letto: mille euro al giorno di media.

 Tutte misure che rischiano di assestare un altro durissimo colpo al servizio sanitario pubblico.

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