Sanità toscana, Sarti e Fattori: “la riforma Rossi non produce alcun risparmio ma solo disservizi e riduzione delle prestazioni”

2marzo 2017 da Sì toscana a Sinistra, Firenze

Sarti e Fattori, consiglieri regionali di “Sì toscana a Sinistra” intervengono nel merito delle risorse finanziarie nella Sanità toscana

“A tre mesi dalla prima comunicazione dell’Assessore Saccardi nulla è cambiato con il problema della spesa farmaceutica irrisolto e tutta una serie di gravi criticità” così i Consiglieri di Sì Toscana a Sinistra Paolo Sarti e Tommaso Fattori commentano l’informativa della Giunta sulle risorse finanziarie della sanità- regionale.

“A oggi non è ancora definito l’ammontare delle risorse su cui il sistema sanitario regionale può contare, con circa 85 milioni di euro da recuperare per il pareggio di bilancio e con un trend che potrebbe essere ancora più pesante per il 2017. Dalla comunicazione emerge che la spesa farmaceutica (+54 milioni rispetto al 2015) aumenta principalmente per quella ospedaliera, per i farmaci per l’Epatite C, i nuovi oncologici e i vaccini per il meningococco C. Una situazione pesante su cui persistono le incognite del mancato rimborso del pay back, tuttora oggetto di contenziosi da parte delle aziende farmaceutiche, e del complesso accordo stipulato con l’Agenzia Italiana del Farmaco”.

“Buchi di bilancio che, nonostante le rassicurazioni dell’Assessore Saccardi, si stanno ripercuotendo sui livelli di assistenza ai cittadini e in questi mesi abbiamo registrato la messa in discussione delle risorse per progetti già finanziati (vita indipendente, codice rosa, carcere, ecc.), il rinvio d’interventi chirurgici per mancanza di garze e mascherine e problemi anche per l’approvvigionamento dei farmaci ospedalieri. Vogliamo ammettere che c’è un problema strutturale? Vogliamo ammettere che questa sciagurata riforma non sta producendo alcun risparmio ma, piuttosto, disservizi e riduzione delle prestazioni con disagi continui di cui sono vittime sia i cittadini sia gli operatori, avviliti nel loro lavoro quotidiano? Questa riforma ha solo moltiplicato le figure intermedie, rendendo il sistema più farraginoso, con uno scarso dialogo interno e una difficile circolazione dei flussi dei dati. E in questo continuo dover raschiare il fondo assistiamo a episodi a dir poco vergognosi come il bonus di 16.000 euro a un direttore generale momentaneamente sospeso per vicende giudiziarie! Servono immediati cambiamenti di rotta e dispiace che la Giunta e il PD non abbiano voluto accogliere i suggerimenti raccolti nella nostra risoluzione”.

  • “Sulla questione della vaccinazione contro il meningococco C bisogna avviare una profonda riflessione, prevedendo la rivaccinazione dopo il quinto anno al fine di garantire l’efficacia, prima ancora di allargarsi a tutte le fasce di età, poiché non c’è mai stata un’epidemia ma certamente un importante sovrannumero di casi attesi, originato dai portatori (fascia 11/20 anni) ”.
  • “Sull’Epatite C si potrebbe e dovrebbe arrivare, dato che ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza nazionale, alla produzione diretta dei farmaci necessari, con costi assolutamente inferiori e conseguente possibilità di estenderlo a un numero molto più elevato di pazienti”.
  • “Infine, per quanto concerne la realizzazione di economie di spesa da parte delle Direzioni aziendali, resta valida la nostra richiesta di spostare l’attenzione su voci che riguardano gli sprechi e le disorganizzazioni esistenti e non prendere provvedimenti che vanno a incidere sulla distribuzione dei farmaci e dei dispositivi o sull’attività ordinaria programmata, mettendo a grave rischio la garanzia degli adeguati livelli di assistenza ai cittadini”.

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