Summer edition per “No. Non sto parlando di politica”! Lo spettacolo teatrale di Alessio Traversi e Marco Bruciati replica all’Arena Astra Martedì 7 Agosto

Dopo i due sold out dell’anteprima al Teatrofficina Refugio di “No. Non sto parlando di politica”, lo spettacolo teatrale di Alessio Traversi e Marco Bruciati, torna per una summer edition al circolo Arci Arena Astra, martedì 7 agosto alle 21.30.

6 Agosto 2018, da Zoe Division

Dopo l’anteprima dello spettacolo al Teatrofficina Refugio il monologo teatrale “No. Non sto parlando di politica”, di Alessio Traversi e Marco Bruciati, torna in scena al circolo Arci Arena Astra, martedì 7 agosto, per una replica estiva richiesta a gran voce. Lo spettacolo a offerta libera comincerà alle 21.30 e sarà preceduto da un aperitivo dalle 20.30. Il monologo “No. Non sto parlando di politica”, prima produzione del collettivo Zoe Division, formato da Alessio Traversi, Marco Bruciati e Silvia Trovato, racconta di un’umanità appiattita su un presente da conquistare grazie ai conflitti e alle guerre quotidiane di posizione più miserrime, grazie alla figura centrale dello spettacolo, un aberrante coach motivatore che insegnerà al pubblico come diventare vincente e dominare il mondo a partire dalle “piccole cose”, che non sono altro che gli esercizi di potere e sopraffazione quotidiana che scorrono implacabili ogni giorno, micro-rappresentazioni di infinite macro-dominazioni. Lo spettacolo chiama direttamente in causa lo spettatore a cui richiede anche di scegliere che direzione far prendere alla storia che sta ascoltando, creando un vincolo di partecipazione diretta in chi ascolta, e motivando il dipanarsi dell’azione in una direzione, o in un’altra.

«Ho avuto l’occasione di vedere questo spettacolo al Refugio e sono rimasto molto colpito dal personaggio grottesco interpretato da Marco con le sue ricette “contemporanee” che insegnano come diventare vincitori dominando l’altro, chiunque esso sia. Il tema sociale della ricerca del potere a tutti i costi è di estrema attualità. Dal mese di febbraio insieme a Federico Milani stiamo gestendo il bar del circolo Arena Astra cercando di renderlo sempre più un luogo di incontro e condivisione, dando spazio alle realtà artistiche e culturali che si muovono in città. Abbiamo ospitato lo spettacolo teatrale di Mayor Von Frinzius “Incessante” ma anche proiettato i mondiali di calcio seguendo la squadra del Senegal, come abbiamo ospitato la musica degli One Eat One e una mostra fotografica dedicata al turismo consapevole. Vogliamo proseguire su questa strada e ogni martedì continueremo a dedicare attenzione al mondo dell’arte e della cultura aprendo lo spazio dell’Arena Astra a tutta la città» spiega Vittorio Cateni, gestore del bar del Circolo Arci Arena Astra.

Lo spettacolo “No. Non sto parlando di politica” è stato scritto dal drammaturgo Alessio Traversi insieme all’interprete Marco Bruciati, che veste i panni del grottesco, abrasivo personal coach dei nostri giorni, avvelenato sputa-sentenze, insopportabile dominatore quotidiano. Il monologo nasce con l’idea di essere portato nelle case a domicilio, ospitato da chiunque desideri condividere l’esperienza della performance teatrale in casa, nei luoghi condivisi, nelle terrazze dei condomini, sui pianerottoli.  «Il titolo è volutamente provocatorio. Il potere attraverso la negazione stessa della politica è forse il punto di non ritorno che stiamo toccando in questi ultimi anni. L’esperienza come Consigliere Comunale degli ultimi quattro anni, pur essendo limitata ad un ambito strettamente locale, mi ha fornito un quadro chiarissimo su come certa politica istituzionale sia fatta di artifici, retorica e negazioni e di quanto il teatro, invece, riesca a raggiungere il cuore del discorso» racconta Marco Bruciati. Lo spettacolo racconta il potere con uno speciale narratore e la necessità tutta umana di trovare nemici ed eroi, per un istante o per l’eternità. «Pensando a questo spettacolo io e Marco siamo partiti da “Ubu re” di Alfred Jarry, ma col tempo la direzione è nettamente cambiata. Del personaggio di Jarry è rimasto il connubio tra la maschera grottesca e l’essere disponibile a tutto; però, mano a mano che la stesura andava avanti, sentivo che la chiave di volta stava non tanto nella messa in scena delle miserie del potere su grande scala, quel potere che ci fa comodo percepire come “altro da noi”, quanto in quella delle miserie che attuiamo su piccola scala, come piccola è la scala, per passare a un’immagine concreta, di un condominio con i suoi pianerottoli» spiega Alessio Traversi.

 

Per prenotazioni: vittoriocateni@gmail.com  – 33312221720.

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About the Author: Michele Faliani