26maggio 2016 da Cgil-Cisl-Uil
Alle porte della stagione la condotta aziendale mette in discussione il servizio di ristorazione.
E, venerdì 27 maggio, sciopero del gruppo Greco: le lavoratrici e i lavoratori della stazione marittima del porto di Livorno incroceranno le braccia
Dopo un primo sciopero scongiurato in extremis con il pagamento delle spettanze arretrate, tra i dipendenti della stazione marittima si vive un nuovo momento di tensione a causa degli accordi, presi in sede prefettizia, nuovamente disattesi dall’azienda in materia di organizzazione del lavoro, mancata puntualità nel pagamento degli stipendi, assenza di corrette relazioni sindacali e problematiche in merito alla sicurezza sul luogo di lavoro.
“Pagamenti che arrivano con estremo ritardo – chiariscono le segreterie di Filcams, Uiltucs e Fisascat della provincia di Livorno– una gestione unilaterale delle ferie che potremmo definire, minimizzando, ai limiti della legalità: da anni questo appalto è estremamente problematico, lo abbiamo fatto presente alla committenza e al Prefetto più e più volte, adesso è arrivato il momento di dire basta”.
Per questo il presidio dei dipendenti si svolgerà sotto le finestre della Porto di Livorno 2000, per chiedere che la committenza prenda fattivamente in mano le redini di una situazione ormai fuori controllo “Ci siamo dimostrati in molte occasioni estremamente ragionevoli – proseguono le segreterie – anche l’ultimo sciopero era rientrato grazie a una dimostrazione di buona volontà da parte dell’azienda a cui abbiamo reagito con un atto di fiducia, sospendendo lo sciopero ma, dopo un periodo brevissimo, siamo nuovamente da capo”.
“Oggi Porto di Livorno 2000 deve prendere posizione in modo chiaro -sottolineano le categorie- per evitare che, alle porte della stagionalità, il servizio di ristorazione rivolto ai passeggeri sia messo in discussione dall’inevitabile azione sindacale che ci troveremo costretti a intraprendere in mancanza di soluzioni definitive a questa situazione, ormai insostenibile”.