Luca Magnolfi, domani 3settembre ore15:30, l’ultimo saluto alla camera ardente in viale Alfieri

luca magliorfi ciaoCi ha lasciato prematuramente Luca Magnolfi, all’età di 54anni. Eseguita l’autopsia, è stata allestita la camera ardente in viale Alfieri

Per l’ultimo saluto, domani 3settembre alle ore15:30

2settembre 2015 di admin

Molti i saluti di cordoglio e vicinanza alla famiglia, che sono giunti e stanno girando in rete, abbiamo deciso di riportare a nome di tutti, quello di Carlo Chelli postato sul profilo facebook di Otello:

“Luca e la sua missione per lo Sport di tutti! Fra le tante cose che Luca ci lascia e lascia al mondo livornese dello sport, c’è n’è una più di tutte che ci piace ricordare: la sua massima che portava avanti con una convinzione, seppure con scarsissima corrispondenza da parte delle Istituzioni, che sembrava ai più quasi un inutile presa di posizione: lo Sport è di tutti e deve essere per tutti.

Luca era così e questa sua verve di sposare le cause perse, di appassionarsi per le missioni impossibili, per le storie di vita più crudeli, per la giustizia sociale e nel mondo dello Sport, aveva reso Luca il dirigente sportivo del popolo.
La Giunta Provinciale del CONI con lui consigliere e Gino Calderini Presidente, aveva raggiunto livelli di attenzione per le “fasce deboli” inimmaginabili. i risultati concreti erano sempre molto meno tangibili dei buoni propositi, ma quelli raggiunti diventavano tutti esempi da mettere in bacheca, e resteranno per sempre i ricordi di battaglie vinte che si traducevano in sorrisi e gioie sui campi ,che ripagavano gli sforzi con una intima soddisfazione che faceva riscaldare il cuore. Certo non potrò mai dimenticare le discussioni tra me, lui e Gino al CONI in Via Piemonte. Gino, da presidente pragmatico e persona intelligente, gli smontava quasi tutti i suoi propositi, ma alla fine, faceva suoi quei pochi che riteneva potessero essere attuabili. Per quelli si batteva con tutte le sue possibilità, con tutta la sua convinzione.

E quanti discorsi sullo Sport venivano fuori… una sorta di “foyer” che spaziava in ogni disciplina, da quelle che ognuno di noi prediligeva, l’atletica leggera di Gino, le arti marziali e il pugilato di Luca (Camilla, sua figlia che tra poco lo renderà nonno, è stata una delle più forti judoke Italiane), le nostre discipline acquatiche e tutte le altre delle quali si discuteva comunque con discreta competenza. e ci si confrontava. A volte anche con la presenza di altri amici, come Mario Tinghi, Mario Fracassi e Stefano Franceschi, ognuno per dare il suo contributo, il suo punto di vista… erano e sono momenti indimenticabili.
Luca se ne va così giovane, da provocare in ognuno di noi un immenso dolore;
un dolore rivolto non tanto a chi resta, perché lui avrebbe voluto vedere tutti felici, i suoi figli soprattutto, ma a lui., perché gli ultimi suoi anni di vita erano stati davvero una prova dura.
In una società e un mondo del lavoro che se ti espelle, non vuole più darti altra possibilità, l’unica ancora di salvezza è salvare almeno la propria dignità e se, in generale questa privazione è un colpo difficile da superare, per una persona intelligente e acuta come Luca, lo è stato ancora di più.

A chi lo ha conosciuto più da vicino resterà però per sempre il ricordo di quello che Luca è stato: un uomo probo, un uomo giusto, un uomo che aveva più a cuore chi aveva meno e questa sue qualità, spesso lo facevano vedere agli altri come un illuso, ma saranno sempre nei cuori di chi lo ha amato e apprezzato.

Mi hanno annunciato che si è definitivamente spento, mentre mi trovo a Johannesburg, e oggi, 1 settembre, è la Festa di Primavera, la piscina di Ellis Park è strapiena di bimbi delle Scuole Pubbliche, le più povere, che sono in acqua festanti a divertirsi. Credo che a Luca sarebbe piaciuta moltissimo questa immagine e per me è il modo migliore per piangerlo. Un abbraccio e un bacio Luca, è stato un privilegio conoscerti.

Carlo Chelli

luca sempre dalla tua parte braccialetto
Luca Magnolfi. Luca Magnolfi,

Luca Magnolfi Luca Magnolfi...

 

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