Per contrastare TTIP e un’Europa Senza Muri, a Livorno prendiamo esempio da Ada Colau, sindaca di Barcellona

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05aprile 2016 Di Giovanna Pagani

Ada Colau sindaca di Barcellona
Ada Colau sindaca di Barcellona

42anni, ex occupante di case, sposata e madre di un bimbo di 5anni, esperienza Erasmus, Movimento No Global, G8 di Genova, promotrice di tanti cortei pacifisti. La pasionaria degli Indignados, candidata della lista civica Barcelona Comù, il 13giugno 1915 è stata eletta sindaca. Animata da grandi ideali e coraggio, la sua è la politica dal basso che si nutre del reale ascolto degli ultimi (anche attraverso le assemblee nei quartieri poveri, per sua volontà calendarizzate una ogni settimana) e della convinta volontà di agire, per dare una fattiva risposta ai bisogni sociali, a partire dalle emergenze.

Quando Ada Colau ha dichiarato “Barcellona Città libera dal TTIP” (trattato Transatlantico di libero commercio che si sta negoziando in segreto tra Usa ed Europa) così si è espressa: “Pensiamo che sia un attentato alla nostra sovranità. Ne va della nostra democrazia. In Europa dobbiamo costruire alleanze a partire dai movimenti, dalle persone, dai municipi e dalle città, bisogna ricostruire un’altra Europa, quella reale, contro quella dei tecnocrati e dell’austerity”.

Innumerevoli le ragioni per essere contro il TTIP (Transatlantic Trade and Investiment Partnership) che è una grave minaccia per il futuro di noi tutti. Un negoziato segreto che interessa il 46% del PIL mondiale.

  • Vuole abbattere le barriere doganali per adeguare standard e regolamenti Europei a quelli Usa che non considerano affatto il parametro prevenzione.
  • Prevede l’assoggettamento dello Stato a un diritto fatto su misura per tutelare gli introiti delle multinazionali.
  • Il TTIP è orientato anche alla privatizzazione dei servizi: elettricità, educazione, salute, acqua.
  • I rischi per i consumatori saranno altissimi anche in relazione alla sicurezza dei cibi (etichettature, ogm,pesticidi, e altro).
  • Gravi sarebbero le ricadute nel settore agro-alimentare italiano che ha più di 200 prodotti DOP (Prodotti di Di Origine Protetta).

Dal 2013 l’unico documento ufficiale è quello diffuso dalla UE il 9ottobre 2015. Infine, il Parlamento europeo sarà chiamato solo a ratificare il TTIP senza alcuna possibilità di emendamenti.

ttipNoi cittadini, su cui ricadrebbero gli effetti più deleteri del TTIP (se fosse ratificato), ne siamo totalmente estromessi a livello decisionale: è in gioco (un’altra volta) la nostra sovranità. Dimostriamo dunque il nostro totale dissenso! Preoccupiamoci per il silenzio politico e mediatico sulla questione TTIP! Aderiamo fattivamente alla Campagna europea NO-TTIP che è attiva anche in Italia!

Perché dunque non dichiariamo anche noi “Livorno Città libera dal TTIP”? Che Livorno sia di esempio per altre città italiane aderendo anche alla Manifestazione Nazionale STOP TTIP del prossimo 7maggio!

Ma torniamo alla Sindaca di Barcellona. Ada Colao ci è di esempio anche per il nostro altro fronte di impegno sociale e politico: dire “NO all’Europa dei Muri“ La Sindaca non solo ha fatto di Barcellona una “Città rifugio” per i migranti (fondi di cooperazione, sostegno alle organizzazioni umanitarie che operano per i rifugiati, una mail del Comune per raccogliere le offerte di aiuto dei cittadini, bollettino a cui si sono iscritte oltre 3mila persone) ma ha attivato anche una “Rete di città europee” che vogliono che il Mediterraneo sia uno spazio comune di cultura, arte e scienze e non un enorme cimitero.

Una Alleanza tra città che non si rassegnano a un’Europa disumanizzata”. E così Barcellona, Lampedusa, Lesbo, Madrid, Atene, Amsterdam ed Helsinki collaboreranno per formare un gruppo di lavoro su strategie di integrazione di rifugiati e migranti. Secondo l’accordo, Barcellona offrirà appoggio tecnico, logistico, economico e anche politico.

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