Ai Granai di Villa Mimbelli, Livorno Sabato 10 gennaio con inaugurazione ore 9.30: “Macchie a regola d’arte”

asiloMostra delle opere dei bambini realizzate nell’ambito del progetto di continuità educativa 0/6. 50 scuole coinvolte, tra nidi e scuole dell’Infanzia

Livorno, 9 gennaio 2015 da Comune di Livorno

asilo 1Ginocchia macchiate, guance sporche e manine appiccicose sono simboli dell’infanzia, perché i bambini amano stare a terra a pasticciare, a colorare e a colorarsi perché macchiarsi e sporcarsi sono azioni necessarie per lasciare traccia di sé nel mondo.

E’ su questo concetto che si basa la mostra in apertura domani, sabato 10 gennaio, alle ore 9.30, ai Granai di Villa Mimbelli ( 1°piano) dal titolo “Macchie a regola d’arte” che vedrà l’esposizione di foto ed elaborati di bambini di 50 scuole dell’infanzia e nidi comunali, statali e privati.
Ad inaugurare la mostra sarà il vicesindaco Stella Sorgente, con delega all’istruzione e presidente della Conferenza per l’Istruzione della Zona Livornese.

asilo“Macchie a regola d’arte” raccoglie i lavori dei bambini nell’ambito del progetto di continuità educativa 0/6 anni a cui partecipano tutti i servizi educativi comunali e privati accreditati, tutte le scuole comunali dell’infanzia ed alcune scuole statali e private paritarie dell’infanzia di Livorno e Collesalvetti. La mostra  rimarrà aperta dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 18 e, nel pomeriggio, ci sarà la possibilità di sperimentare macchie e giochi in un laboratorio per bambini e famiglie.

La continuità educativa è uno dei perni intorno a cui si sviluppa il Sistema Integrato dell’educazione dell’infanzia della Zona livornese; uno strumento importante che consente i contatti, gli intrecci e le contaminazioni  finalizzati a garantire a tutti i bambini ed a tutte le bambine la stessa qualità educativa, quale che sia il Nido, comunale o privato, o la scuola dell’infanzia, statale, comunale e privata che frequentano e frequenteranno.
In questo, come nel precedente anno scolastico, la continuità educativa 0/6 si sviluppa  – con la supervisione del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze ed il finanziamento dalla Regione Toscana –  all’interno di un progetto intitolato appunto  Macchie a regola d’arte che utilizza le macchie come  “sfondo integratore” (metodologia di progettazione educativa e strumento didattico elaborato nell’ambito della pedagogia istituzionale italiana).

asilo 2Anche se nel linguaggio comune “macchia” è una parola che definisce una dimensione di danno, di sporcizia, di vergogna  (il dizionario della lingua italiana la definisce “zona sporca o segno lasciato da una sostanza su una superficie pulita”  e, in senso figurato,   “cosa che deturpa la purezza della coscienza, dell’onore, dell’anima”) ed anche se spesso gli adulti ammoniscono i bambini “attento a non macchiarti!”, i bambini si macchiano ugualmente perché toccano tutto ed amano sporcarsi.

Per questo novanta educatrici, insegnanti e coordinatrici pedagogiche  “tessono”, intorno alle macchie, il  confronto tra 50 scuole dell’infanzia e Nidi comunali, statali e privati/e, costituendo un grande gruppo di progetto che, impegnato in un percorso formativo condiviso ed articolato in sottogruppi territoriali, è il “telaio cittadino” della continuità educativa 0/6

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