Al Parco Pertini di Livorno, danneggiata l’altalena per bambini disabili donata dai “Camminatori Folli”

La ditta fornitrice ha già ordinato il pistone da sostituire

Livorno, 18maggio 2016 admin

Image and video hosting by TinyPicDa alcuni giorni non è più funzionante l’altalena per bambini disabili del Parco Pertini.
L’altalena, dotata di una pedana per le carrozzine, era stata donata al Comune di Livorno dai “Camminatori Folli”, il famoso gruppo livornese che gira il mondo a piedi raccogliendo fondi per iniziative sociali. Grazie alle somme raccolte, il 31 maggio dell’anno scorso era stato possibile inaugurare al “parterre” il Parco Inclusivo, uno spazio giochi accessibile contemporaneamente a bambini normodotati e diversamente abili.

I manutentori della ditta che importa e fornisce questo tipo di altalene, la Tecnolandia, hanno già svolto un sopralluogo nel pomeriggio di lunedì 16 maggio, e hanno riscontrato la rottura del pistone che consente alla pedana di ritornare in alto.
A provocare la rottura del pezzo, molto probabilmente, il peso eccessivo al quale è stata sottoposta la piattaforma, a causa dell’utilizzo da parte di persone adulte o di un numero eccessivo di bambini (malgrado la presenza di cartelli che segnalano il corretto utilizzo).
Da quando è stata inaugurata la struttura, sia il personale del parco sia gli agenti della Polizia Municipale hanno tenuto sotto controllo i giochi, intervenendo per richiamare al corretto utilizzo i bambini e, soprattutto, i genitori. Finora non è stato possibile comminare sanzioni perché nessuna norma le prevede, ma nel nuovo Regolamento di Polizia Municipale, che dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale, è prevista una sanzione di 50 euro per uso improprio di giochi per bambini.

“Comunque – dichiara l’assessore Alessandro Aurigi – il pistone rotto è già stato ordinato e, non appena disponibile, Tecnolandia ne curerà l’installazione, affinché l’altalena possa tornare a funzionare. Speravo di non doverlo fare così presto, ma rinnovo con forza l’appello a tutti i genitori dei bambini che frequentano il parco inclusivo affinché siano loro i primi controllori del corretto uso dei giochi, rispettando i requisiti richiesti e le prescrizioni. Tutelare queste minime regole di convivenza e di rispetto dei diritti di tutti, è un segno di civiltà che deve essere trasmesso alle nuove generazioni”.

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