Alluvione Livorno e dipendenti comunali, Cgil Cisl Uil, “…ognuno si assuma le sue responsabilità”

“In questi giorni di lutto per la città di Livorno, tutte le OOSS rappresentative dei lavoratori comunali, hanno sospeso il conflitto sindacale per non turbare né ostacolare il lavoro in favore dei cittadini colpiti dall’alluvione. Abbiamo lavorato per la città sia come esponenti dell’Amministrazione, che come semplici volontari nei luoghi del disastro.”

25settembre 2017 da segreterie aziendali Cgil Cisl Uil, a favore dei lavoratori comunali su alluvione del 10 settembre. Livorno

Questa scelta, che rivendichiamo, non ci ha reso ciechi di fronte agli articoli di stampa e alle molte dichiarazioni politiche che questi hanno riportato.

“Non ci interessa la polemica politica: siamo sindacato e la nostra funzione è la difesa del lavoro e dei lavoratori, non solo in rapporto con la controparte, ma anche di fronte all’opinione pubblica. Abbiamo deciso di intervenire proprio per riaffermare il nostro ruolo a tutela dei lavoratori che sono stati direttamente e indirettamente coinvolti nelle operazioni di soccorso della notte dell’alluvione e nelle sequenze che l’hanno seguita e preceduta.”

Alcuni lavoratori comunali che per qualche ragione, tecnica o amministrativa, hanno avuto a che fare, anche marginalmente, con questo disastro, sono stati loro malgrado, coinvolti dalla speculazione giornalistica e politica, sono state attribuite loro competenze o ruoli di cui non sono responsabili.  Vogliamo fermamente ricordare che ognuno, per i propri ruoli e per le proprie responsabilità, ha operato secondo le procedure prescritte, trovandosi, in quei momenti tragici e devastanti, in assenza della catena di comando che si sarebbe dovuta attivare, operando al meglio delle proprie possibilità. I lavoratori comunali sono abituati a operare in seno a procedure ben precise, sia tecniche sia amministrative, non ci sono operazioni lasciate al caso, per la trasparenza dovuta agli atti delle Amministrazioni.

Quello che dichiariamo a sostegno dei lavoratori coinvolti è stato sostenuto anche dal Presidente del Consiglio Daniele Esposito, durante il suo intervento nel Consiglio Comunale del 20 settembre.

Il Presidente ha preso su di sé ogni responsabilità, per quanto riguarda il non aver portato la Revisione Generale del Piano di Protezione Civile in Consiglio Comunale, ritenendo assurde le notizie apparse sui giornali negli ultimi giorni dove si attribuiscono responsabilità ai dipendenti, dichiarando testualmente:

“…troppe cose si sono sentite sui giornali, troppe cose sbagliate, troppe responsabilità che si vanno a cercar di dare a chi non possiamo dare responsabilità…”

A sostegno, anche la Consigliera Giovanna Cepparello, che ha apprezzato l’intervento del Presidente del Consiglio e richiama l’attenzione sull’errore di dare responsabilità ai lavoratori:

“spesso c’è la tentazione di attribuire responsabilità all’ultimo ingranaggio della catena (così lo definisce), …la responsabilità è di chi la responsabilità ce l’ha per legge… ribadisce la Consigliera e ringrazia il Presidente Esposito per averlo puntualizzato, e prosegue, …perché la tentazione l’ho vista serpeggiare in altri interventi…”

Apprezziamo dunque che almeno qualcuno dei politici si sia schierato a favore dei lavoratori in questo momento di confusione e di ricerca dei ‘responsabili’. Un quadro esaustivo della vicenda non può prescindere anche dalla valutazione delle scelte compiute recentemente dal Sindaco e dalla Giunta in relazione alla macrostruttura.

La Protezione Civile è stata profondamente modificata sia al suo interno, che nella sua collocazione dentro la cosiddetta macchina comunale.

L’Ufficio, ha perso almeno due tecnici e un Dirigente Geologo, molto competente e appassionato della materia che da 15anni ne era responsabile, trasferito nell’organizzazione della Polizia Municipale, limitandone di fatto la sua vocazione alla prevenzione, per essere spostato in un settore che privilegia altre tipologie d’intervento riguardanti anche la sicurezza. La Protezione Civile è stata istituita per tutelare i cittadini e il territorio da tutti quegli eventi, anche estremi, che potrebbero costare la vita a molti, la catena di comando parte dal Sindaco, che l’art. 15 della legge 225/92 designa come Capo della Protezione Civile e arriva al Dirigente.

Non una parola è stata detta, da parte dell’Amministrazione, a difesa di chi si è prodigato, prima durante e dopo, questa sciagura che ha colpito tutti, non una rettifica è stata fatta sulla stampa, rispetto ad aver travisato, da parte di quest’ultima, ruoli e responsabilità rispetto ad informazioni inesatte, spesso fornite dagli stessi politici. Allora lo facciamo noi ‘quelli dei sindacati’:

“Siamo al servizio delle Istituzioni, lavoriamo con dedizione e competenza, siamo rispettosi dei ruoli ed abituati ad utilizzare le nostre conoscenze ed esperienze in favore dei cittadini, unici fruitori del nostro operato, non neghiamo che, come in tutti i luoghi di lavoro, si possano trovare elementi disarmonici, ma questo non influisce sui risultati che otteniamo, spesso sotto forte carenza organica e con sacrificio corale. Questi sono i dipendenti del Comune di Livorno, orgogliosi di esserlo e solidali tra loro, forti della loro coscienziosità, che non deve assolutamente intaccare la loro dignità, siamo vicini a tutti i cittadini colpiti da questa immane tragedia che ha portato via 8 cittadini livornesi.

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