Diffusione capillare d’amianto in tutta Livorno
12dicembre 2015 da Maurizio Marchi Ruggero Rognoni, Medicina Democratica
Il 20 ottobre, in occasione dell’audizione delle Commissioni 5° e 6°del Consiglio comunale con MD, ASA ed Ispo, i consiglieri M5S, compatti con quelli del PD, si esprimevano contro la sostituzione dei tubi d’amianto nell’acquedotto cittadino, accodandosi alle tranquillizzazioni di ASA e alle sue “minacce” di dover spendere 100 milioni di euro per cambiarle: cifra a nostro avviso gonfiata per spaventare gli incerti. Se questo orientamento fosse formalizzato in una delibera del Consiglio comunale di Livorno, sarebbe il colpo mortale alla pretesa “diversità” della Giunta di Livorno, messa peraltro a dura prova dalla vicenda AAMPS e dalla richiesta di precettare i lavoratori.
MD da parte sua continua la sua opera d’informazione sulla nocività dell’acquedotto, formato per il 35 % di tubazioni in cemento-amianto, con le analisi ufficiali, disponibili sul sito dell’Autorità idrica toscana (AIT), che evidenziano la massiccia presenza di fibre d’amianto nell’acqua di rubinetto:
- Nel serbatoio del Cisternone il 17/11/2014 sono state misurate 22.509 fibre per litro, mentre in un secondo campionamento, il 28.12.14 ne venivano misurate 11.495, la metà, ma ancora in una quantità preoccupante: che cosa fece ASA in quei 40 giorni per dimezzare le fibre d’amianto?
- Il contrario è avvenuto in Piazza Bartolomei: il 17/11/2014 venivano rinvenute 984 fibre per litro, mentre il 9/06/2015 se ne trovavano 6.827, sette volte tanto.
- Nel Serbatoio di Bandinella (Antignano) il 17/11/2014 si rinvenivano 2.583 fibre per litro, mentre il 18/12/2014 il doppio, 4.719 f/l
- Nel quartiere San Jacopo in Via Forte Cavalleggeri (ang. Via Polveriera), il 17/11/2014 si rinvenivano 8.364 f/l, Il 18.12.14 invece 1.573 f/l
- Perfino a Quercianella nei Giardinetti di Viale Pascoli Il 18/05/2015 si rinvenivano 5.246 f/l, mentre un secondo campionamento non veniva effettuato.
Come si vede, c’è una dispersione capillare di fibre d’amianto su tutto il territorio comunale di Livorno, e molto variabile tra un campionamento e l’altro, ciò che lascia capire una fluttuazione nell’acidità dell’acqua, che scioglie più o meno il calcare che parzialmente riveste internamente i tubi.
MD ribadisce, sostituire i tubi d’amianto in tutto l’acquedotto del Comune di Livorno, che è il maggior azionista pubblico di ASA, e darebbe l’esempio ad altri comuni toscani. Rinviando, ci si assumerebbe la tremenda responsabilità di distribuire fibre cancerogene sul territorio, con effetti pesanti sulla salute per decine d’anni avvenire.