“Anche meno. 50 storie sottraendo”, Emiliano Dominici, Edizioni Erasmo, 2015. Recensione di Marco Chiuppesi

La recensione di una raccolta di racconti di uno scrittore livornese…

Livorno 08 maggio 2016 di Marco Chiuppesi

anche_menoI venti racconti di Emiliano Dominici raccolti in “La fine soltanto”, pubblicato nel 2009, sembravano altrettante frecce scoccate ciascuna verso il proprio bersaglio, verso la propria conclusione, con risultati sempre di grande effetto.

In un certo senso, il titolo della raccolta preannunciava questo approccio.
Le 50 storie raccolte in “Anche meno” sono più brevi, asciutte – (anche stavolta il titolo sembra avvertirci!) ma non meno efficaci nel tratteggiare una serie di spaccati di mondo estremamente vivi ed eterogenei. Molti punti di vista, molti personaggi – viene da chiedersi, quanto sarà stato doloroso per lo scrittore vestirne la pelle?

Emiliano Dominici ha talento, e non si accontenta di una scrittura di respiro provinciale alla quale altri autori locali, pure talentuosi, sembrano approdare comodamente. Anche quando la probabile ispirazione delle sue storie sembra venire da situazioni del quotidiano, del locale, del vissuto, c’è sempre una tensione ad andare oltre – oltre e più a fondo. Che scriva di un ragazzino alle prese con una poco convinta confessione, di una gita in montagna o di un viaggio negli Stati Uniti, riesce a tratteggiare personaggi, situazioni, storie, con un minimalismo elegante che in parte rimanda a grandi del racconto breve, come il Carver su cui ha scritto la tesi di laurea; ma questi rimandi rappresentano solo un punto di partenza per lo sviluppo di una voce autonoma e credibile, per la definizione della quale le sue esperienze in altri ambiti artistici – quello teatrale in primis, come autore e regista del Teatro d’Emergenza – devono aver necessariamente contribuito.

In conclusione, un libro di cui consiglio caldamente la lettura a tutti gli amanti della buona narrativa, e a chi cerca scintille di vita tra le ceneri desolate di tempi grigiastri.

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