Ancora sulla fascia tricolore tolta e appallottolata da Renzi, al presidente del Consiglio regionale Giani

renzi matteoUna vicenda tra arroganza e minimizzazione, dove ne va della dignità del Consiglio Regionale della Toscana

Pontedera, 02 maggio 2016 da Si Toscana a Sinistra

I consiglieri regionali Tommaso Fattori e Paolo Sarti (Sì Toscana a Sinistra) tornano sulla vicenda della fascia: “Tutti conosciamo ormai il contesto. La stampa ha riportato la frase pronunciata dal presidente del Consiglio a Pontedera all’indirizzo di Eugenio Giani : «togliti quella roba lì, non ti posso vedere» «se non te la togli non parlo». Poi gliela sfila personalmente, l’appallottola e la consegna al prefetto ordinando al consigliere Mazzeo, capofila dei renziani in Regione: «bruciatela e fategli cambiare la legge»”.

Eugenio Giani“Il presidente Giani, sul Corriere fiorentino, minimizza quanto avvenuto e glissa sulla necessità di formali scuse da parte di Renzi al Consiglio Regionale: “ il siparietto della fascia fa parte di una interlocuzione scherzosa. Quello che contestano i consiglieri di sinistra è frutto di una visione, perché non ravvedo nessuna mancanza di rispetto verso l’istituzione che tutti noi rappresentiamo -Commentano Fattori e Sarti- Il nodo, invece, è evidente e si tratta dell’arroganza del potere che si ritiene al di sopra di ogni regola e del rispetto delle istituzioni. E ciò che si concede e si consente al Re non lo si concede evidentemente al popolo”.

“Facciamo un semplice esperimento mentale: se un cittadino, un giornalista o un consigliere, pur in tono scherzoso, si fosse avvicinato al Presidente Giani togliendogli la fascia, appallottolandola e chiedendo di bruciarla, che sarebbe accaduto? Perché a Renzi, in un’occasione pubblica, si concede ciò che non si concederebbe a nessun altro? -Concludono i consiglieri- le dinamiche interne al partito di maggioranza sembrano stare sopra a tutto, anche al rispetto delle regole democratiche e al senso delle istituzioni”.

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