A breve assisteremo ad un subentro nella gestione dell’appalto del magazzino STAP dove lavorano 26 persone
25novembre 2015 da CGIL Livorno
Ora anche le imprese locali rafforzate dalla crisi e dalla debolezza delle persone bisognose di lavoro, mostrano il loro vero volto… la loro doppia faccia… Una faccia etica, quella pubblica per le pagine patinate dei quotidiani, utile ai vari ossequiosi di turno, quando si propone come salvatore di una città messa in ginocchio dalla crisi… Una faccia cinica, forse quella vera, con il pelo alto sullo stomaco, adatta alle persone che di quel lavoro hanno bisogno.
Nessuna Impresa neppure il patinato Presidente di Confcommercio, imprenditore livornese cui molti, dalla schiena curva, stendono il tappeto rosso, può permettersi di calpestare la dignità delle persone.
Non è accettabile che in un subentrando di appalto far passare concetti tipo:
- prendo chi voglio;
- prendo nelle quantità che voglio;
- prendo alle condizioni che voglio;
- … se vi sta bene, bene! Altrimenti mi rivolgo al supermercato dei tanti disoccupati livornesi…
Non è dignitoso per i lavoratori che fino a oggi hanno garantito qualità del servizio in quel lavoro con le loro professionalità, così come non è dignitoso usare i disoccupati livornesi come strumento di ricatto, oppure ricattarli direttamente proponendo condizioni incomprensibili… Chi pensa alle persone bisognose di lavoro come a un SUPERMARKET dovrebbe solo ascoltare la sua coscienza e vergognarsi!