Autorità Idrica Toscana: “Perché Nogarin non è stato fatto Presidente dell’Autorità Idrica Toscana?”

rossi e nogarinLe delibere dell’assemblea sembrerebbero dargliene titolo. Chiediamo piena luce su quanto sta avvenendo, perché non si può dare la sensazione che si facciano scelte dettate da discriminazione politica”. Chiesto parere all’Ufficio Legale del Consiglio Regionale

10Ottobre 2014 da Romanelli (Sel)

“Sta esplodendo il caso di Nogarin, il Sindaco di Livorno eletto in quota Cinque Stelle nell’ultima tornata amministrativa, che rivendica il diritto alla Presidenza dell’Autorità Idrica Toscana , in quanto successore del Sindaco di Livorno Cosimi, Presidente precedente. Una vicenda insidiosa, perché su un tema importante e sensibile come quello dell’acqua, oggetto di un esito referendario tra l’altro troppo poco rispettato dalla politica, sarebbe davvero molto importante non dare la sensazione che si cambiano le regole in corsa, ad hoc, a seconda delle simpatie politiche” – commenta il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli – “E lo diciamo essendo stati, a Livorno, avversari di Nogarin, quindi non siamo certo sospettabili di difendere la nostra parrocchia”.

 “Ora personalmente io ritengo che l’elezione ad una simile carica debba essere legata alla valutazione sulla persona, e che quindi se un Presidente decade perché non è più Sindaco per me se ne dovrebbe scegliere un altro, valutandolo, e senza automatismi di sorta. Detto questo però, se invece così era stato a suo tempo stabilito, e parrebbe che così possa essere, è inaccettabile che si cambino le regole in corsa, ad hoc. Ci si doveva casomai pensare prima”.

rossi e nogarin.. “La Delibera numero 6 dell’Assemblea dell’Autorità idrica Toscana, del Primo Ottobre 2012, con oggetto “Nomina del Presidente dell’Autorità Idrica”, dice chiaramente che il Presidente è il Sindaco di Livorno, che dura in carica tre anni, e che in caso di anticipata cessazione o decadenza subentra il suo successore”. “E’ vero che nella Legge Regionale, si distingue “anticipata cessazione o decadenza” dalla scadenza naturale del mandato, d’altra parte la Delibera di cui sopra parla di “Sindaco di Livorno”, non di Cosimi, quindi parrebbe alludere ad una carica legata più alla città che al nome del Sindaco , e quindi all’eventuale valutazione personale o sul colore politico”.

 “Mi sembra dunque che siamo alle sottigliezze giuridiche, sulle quali ovviamente non ci possiamo esprimere in termini definitivi, ma ci riserviamo di chiedere un parere all’Ufficio Legale del Consiglio, e nel frattempo invochiamo con molta forza la sospensione di ogni decisione. Non facciamo scelte affrettate, per non dare adito neppure al pensiero che ci possano essere due pesi e due misure per chi fa parte di una forza politica rispetto a chi aderisce ad un’altra” – conclude Romanelli.

 

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