Dopo l’approvazione del PRP, con conseguente dibattito su quale sarà il futuro del nostro porto, un altro importante punto viene focalizzato con la pubblicazione del bando di gara per l’assegnazione dei bacini di carenaggio: il campo delle riparazioni navali
8giugno 2015 di Maurizio Camerini, Nodo livornese di ALBA
Livorno vanta una grande tradizione in questo settore che, negli ultimi anni, dopo la chiusura del Cantiere navale, industria simbolo della città, è stato trascurato per non dire abbandonato. I nostri bacini di carenaggio sono stati lasciati nell’incuria, in particolare il maggiore, che non ha uguali in Italia per dimensioni e è uno dei due più grandi di tutta l’area mediterranea.
Non possiamo dimenticare che questa sciatteria, di cui i responsabili dovranno render conto, ha impedito a Livorno di vedersi assegnati i lavori per lo smantellamento della “Costa Concordia”.
Stare a lungo tra il piccolo cabotaggio ed il non lavoro finisce per cancellare un intero settore con la dispersione delle vecchie maestranze e la mancata formazione delle nuove. ALBA crede che un’inversione di tendenza sia possibile, purché non venga fatto ostruzionismo a chi vuole investire ed è pronto a puntare sui nostri bacini di carenaggio come manifestato anche recentissimamente e oggetto di un articolo su Il Tirreno..