Badly Drawn Boy al Festival delle Colline: report, foto e video

Badly Drawn Boy chiude l’edizione 2016 del Festival delle Colline con un live intenso ed emozionante

27 Luglio 2016, di Michele Faliani

Ha ormai 47 anni Damon Gough, e l’inseparabile cappello di lana (come faccia a portarlo anche con questo caldo è un mistero) non ce la fa più a contenere i capelli bianchi. La sua voce però è sempre quella degli esordi, e accompagnato dalla sua Gibson acustica, dalla sua Telecaster e dalla sua Nord Stage ha regalato al numeroso pubblico della Rocca di Carmignano un’ora e mezzo (qualcosa in più con i bis) davvero speciale. Le sue piccole gemme di pop obliquo e fuori dagli schemi fioccano una dopo l’altra: da “Born in the U.K.” a “Silent sigh”, da una bella cover di Bob Dylan (“I’ll keep it with mine”) fino addirittura a “Shake the rollercoaster”, uno dei suoi primissimi brani, che si appresta a compiere venti anni. Ringrazia, ride e scherza Damon, come quando (continuando a suonare) volta le spalle al pubblico per godersi la vista della piana di Pistoia o quando un bambino si mette a ballare proprio davanti al palco facendogli dimenticare le parole di “Is there nothing we could do?”, uno dei pezzi più belli del suo intero catalogo. Proprio un concerto degno di chiudere la bella rassegna del Festival delle Colline.

Grazie a Badly Drawn Boy, al Comune di Poggio Caiano e a quello di Carmignano per l’organizzazione e l’ospitalità.

La photogallery del concerto:

Alcuni estratti video della serata:



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