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Rifondazione Comunista come ogni anno intona Bella Ciao, molti scandiscono il ritmo battendo le mani, alla fine tutti applaudono ed è una novità.
Un 70° della Liberazione con un grande vuoto a Livorno, il sentito discorso del Sindaco.
25aprile 2015 di admin
“Oggi celebriamo il 70° anniversario della Liberazione dal giogo nazifascista. Ma per noi, a Livorno, questa ricorrenza è ancor più significativa perché è la prima senza Garibaldo Benifei”. Con queste parole, nel ricordo del grande partigiano scomparso ieri alla vigilia della festa della Resistenza e la cui perdita ha scosso profondamente il mondo politico e dell’associazionismo e tutta la città, il sindaco Filippo Nogarin ha aperto la cerimonia di ricevimento delle autorità civili, militari e religiose e delle Associazioni combattentistiche e della Resistenza arrivate a Palazzo Comunale per celebrare questo anniversario.
“A Livorno sembra quasi chiudersi un’epoca perché, solo pochi giorni fa, abbiamo dato l’addio al rabbino Elio Toaff, anch’egli partecipe alla lotta partigiana – ha ricordato il sindaco commosso – due giganti della nostra storia, due simboli di quella Livorno che non si è mai arresa, e dinanzi all’ingiustizia, alla prevaricazione e all’orrore del nazifascismo hanno fatto levare forte e alto un urlo: resistenza! Serve diventare “partigiani del presente”, e con, quello spirito solidale, con quell’anelito di pace che ha ispirato chi ha sacrificato la vita per la Liberazione, contribuire tutti a costruire un mondo migliore. Ora e sempre Resistenza”.
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