Bilancio previsionale comune di Collesalvetti, Rifondazione: “anche quest’anno non possiamo che ripetere il giudizio negativo”

collesalvetti comune“Si tratta di un giudizio strettamente politico sul bilancio preventivo messo insieme dall’Amministrazione Comunale di Collesalvetti per il 2016”

28maggio 2016 da Rifondazione Comunista Collesalvetti

collesalvetti comuneFermo restando che vogliamo prendere per buone le dichiarazioni del sindaco e dell’assessore al bilancio, che entrambi hanno dichiarato che i conti del comune di Collesalvetti sono sani. Ricordiamo che fino a quando Rifondazione Comunista ha governato questo comune lo erano e ci terremmo, per il bene di tutti, che così restassero, in rispetto in primis della comunità colligiana, perché il benessere economico del comune è un patrimonio di tutti e per chi negli anni ha lavorato e garantito che i conti fossero sempre in attivo.

Daremo, come detto un parere politico, perché non abbiamo gli strumenti per dire se tecnicamente e contabilmente quello che è stato riportato corrisponda ad effettiva realtà, e non avendo potuto partecipare a nessuna riunione tecnica sulla stesura del bilancio, ci mancano anche gli elementi minimi di conoscenza per poter dare un giudizio più completo.

Dopo il bilancio del 2015, che fu negativamente giudicato da noi, anche quest’anno non possiamo che ripetere il giudizio negativo per questo bilancio 2016. Un bilancio, a nostro avviso, ricco di scelte non di Sinistra, caratterizzato dalle tristi politiche del governo nazionale, teso a gettare fumo negli occhi con quel 4% di riduzione della Tari, confermata dallo scorso anno.

Scelta, a nostro modo di far politica, che cozza inevitabilmente con una politica eccessivamente aggressiva sull’evasione fiscale e proviamo a spiegare perché:

“Mentre da un lato si sgravano le famiglie in media 12/13 € annue di tassa sui rifiuti, cifra rispettabile ma che nel bilancio annuo di una famiglia media non stravolge certamente gli assetti economici familiari, dall’altro si concentrano tutti gli sforzi possibili per il recupero dell’evasione fiscale degli ultimi anni, che, ai noi, riguarda famiglie in difficoltà, negozianti, artigiani e aziende che si reggono in piedi oramai per il rotto della cuffia.”

alberto benedettiIntendiamoci, anche Rifondazione Comunista è per la lotta all’evasione fiscale e crediamo che alla base di una società giusta ci dovrebbe essere il motto pagare meno, per pagare tutti, ma oggi se andiamo a leggere nelle varie inchieste e studi settoriali, chi non paga le tasse comunali, vedremo che sono le famiglie in difficoltà per via della crisi, dove uno o più membri di essa hanno perso il lavoro e anche gli ammortizzatori sociali, oppure piccole imprese, artigiani e negozianti che soffocati dalla enorme pressione fiscale decidono di onorare evidentemente, prima gli impegni bancari o altro, tralasciando le tassazioni comunali, pensando che il comune è vicino a me, capirà e mi darà la possibilità di rimediare a questa mia situazione di difficoltà.

Ecco quindi il contrasto tra le due scelte, si colpiranno comunque gli stessi soggetti, quelli citati prima, dove da un lato li si illuderà con il famoso -4% di Tari e dall’altro li andranno a soffocare con una aggressiva e pressante lotta al recupero fiscale. Su questo esprimiamo ovviamente contrarietà.

Così come non condividiamo la scelta di non rimpiazzare i pensionamenti all’interno degli uffici comunali. Crediamo sia una pesante forma di miopia, non vedere le difficoltà gravi in cui versano alcuni uffici comunali, per esempio, Settore Operaio, Edilizia Privata, Polizia Municipale, Anagrafe/Stato Civile. Dopo aver scelto di non praticare nemmeno le sostituzioni per le maternità e distacchi parentali, ora si decide di non assumere nemmeno quando l’Ente potrebbe.

Anche qui una scelta che contrasta con un altra affermazione fatta, ovvero quella sul non aver fatto tagli ai servizi e l’aver azzerato le spese di rappresentanza.

bacciDichiarazioni queste non veritiere e basta pensare che per causa proprio, di scarsità del personale, lo sportello Anagrafe di Colle e Stagno per un giorno ciascuno a settimana rimarranno chiusi, e il sabato apriranno solo due volte al mese anziché tutti i sabati come era prima. Questo per noi è un evidente taglio, forse del maggior servizio dato ai cittadini, i famosi sportelli Anagrafe di Collesalvetti e Stagno. Per non parlare delle difficoltà in cui vertono altri uffici e settori prima citati, l’Ufficio Edilizia, quando manca il proprio responsabile, e questo accade frequentemente, è un ufficio sprovvisto di tecnici, c’è solo personale amministrativo, anche questa conseguenza di scelte dell’Amministrazione. Il Corpo Operai che negli ultimi tempi è stato decimato da pensionamenti, bene per chi ha raggiunto l’agoniato risultato, ma male per l’ente che non ce la fa a tagliare l’erba, tappare le buche nelle strade, intervenire nelle scuole, spazzare le frazioni piccole e grandi, insomma la situazione è in evidente caduta libera, ma gli unici a non accorgersene sono i nostri amministratori. (anche in conseguenza della scelta di tagliare fuori ColleCoop dalle manutenzioni nel bilancio 2015)

Amministratori che si vantano del taglio delle spese di rappresentanza, ma che nel frattempo, oltre al sindaco in aspettativa dal lavoro ci sono anche altri due assessori, tutti completamente a carico per migliaia di euro, del Comune, in una giunta ricordiamo, ridotta a soli cinque membri.

In definitiva, per i numeri e le cifre riportate anche dai giornali locali, il tutto si dovrebbe svolgere sulla farsa riga dello scorso anno, ovvero, l’amministrazione non muoverà una foglia, nulla che sia risultato diretto di un loro intervento o scelta, ma si vanterà di lavori fatti e finanziati da altri enti tipo la Provincia (vedi rifacimento manto stradale della S.P. 555 delle Colline o la variante del Crocino), dall’Anas e dai vari Ministeri (svincolo Stagno) o addirittura dalla Regione (scuola di Nugola e altro), ma a prendersi gli applausi ci sarà comunque questa Amministrazione di Centro-destra monocolore.

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