Bill Frisell a Empoli Jazz – Report e photogallery

Ai piedi di una leggenda: Bill Frisell strega il pubblico di Empoli Jazz

18 Luglio 2019, di Michele Faliani

C’è uno spazio bellissimo, incastonato fra le vecchie mura di Empoli e i palazzi del quartiere, che fino a poco tempo fa era completamente abbandonato; al massimo qualcuno ci portava i cani a fare i loro bisognini. I ragazzi di Empoli Jazz, un gruppo di ‘malati di musica’, hanno proposto al comune di utilizzarlo per la loro programmazione, lo hanno pulito ed allestito ed hanno rivitalizzato un parco bellissimo, proprio sotto il torrione di Santa Brigida. L’edizione 2019 del festival è partita con Bill Frisell, accompagnato da due mostri sacri come Thomas Morgan (contrabbasso) e Rudy Royston (batteria). E se parlare di un concerto è sempre difficile, parlare del concerto di questo trio è quantomeno arduo. Non solo jazz, ma anche rock, avanguardia, minimalismo: Bill Frisell gioca con gli effetti e con i loop, cominciando con “When you wish upon a star” (si, la canzone del Pinocchio di Walt Disney), rallentata e rarefatta, per poi accendere il distorsore e il delay per rielaborare chissà quale grande classico o quale sua composizione originale. Tra le esecuzioni che ho riconosciuto una bellissima rivisitazione di John McLaughlin, un sorprendente tema di “Un uomo da marciapiede” e, tanto per restare in tema di cinema, “Goldfinger” di John Barry, che nel film di James Bond era cantata da Shirley Bassey. Insomma, una grande prova di uno dei chitarristi fondamentali degli ultimi 40 anni, che nella sua vita artistica ha spaziato in tutti i generi e ha collaborazioni con David Sylvian, Chantal Acda, Suzanne Vega, Marianne Faithfull e tantissimi altri mostri sacri. Perché anche lui lo è, il meraviglioso concerto di Empoli ce lo ricorderemo per tanto tempo.

Grazie ai ragazzi di Empoli Jazz per la consueta ospitalità.

La photogallery del concerto:

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