L’associazione “Oltre per Livorno” torna a porre l’attenzione sulla mancata bonifica delle aree industriali di Livorno, una scelta che impedirà oggettivamente ogni tentativo di rilancio industriale.
09settembre 2016 da associazione “Oltre per Livorno”
La mancanza di significative manifestazioni di interesse nel bando di Invitalia su Livorno (diversamente che a Collesalvetti e Rosignano) è una conseguenza della presenza a Livorno di aree potenzialmente perfette per lo sviluppo industriale del porto e della città ma praticamente inutilizzabili. E questo per i costi esorbitanti della bonifica che le aziende dovrebbero pagare. Questi costi, in mancanza di finanziamenti sarebbero tutti a carico delle aziende. Come si può parlare a vanvera di rilancio di Livorno senza aver sciolto questo nodo.
Il sindaco di Collesalvetti e segretario del PD ha impedito a Lonzi di delocalizzare a Collesalvetti dopo che aveva ricevuto sostegno alla sua ricandidatura con la promessa di permettere questo spostamento. Ricordiamo che Lonzi aveva già infatti acquistato le aree al Biscottino con il placet di tutta la politica locale. Se Lonzi non potrà delocalizzare né li né nelle aree retropotuali, chiuderà. Premesso che non condividiamo in alcun modo le politiche industriali di questa azienda, ma se esisteva una alternativa alla sua chiusura, era quella permettergli di dotarsi di impianti di trattamento idonei in aree idonee. Stante tutto questo, come si può dichiarare che il progetto per Livorno è il piano di rilancio dell’industria e della Darsena Europa, se parallelamente non si rendono spendibili le aree per questo sviluppo?
Ci appelliamo a chi governa ad ogni livello, non prendeteCi più in giro.
Che tutti i finanziamenti disponibili siano concentrati sulle bonifiche! Che tutti i progetti di bonifica siano completati e cantierabili! Liberateci dai vincoli dell’inquinamento, su cui in troppi hanno guadagnato alle nostre spalle, e poi a risollevare la città ci impegneremo da soli!