Buon compleanno Livorno!

compleanno Livorno 4Secondo la tradizione, la mattina del 19 marzo del 1606, nel piccolo edificio religioso della Chiesa di San Francesco, posta all’interno della Fortezza Vecchia di Livorno, al cospetto di Ferdinando I° dei Medici, giunto per l’occasione con la sua corte ed alla presenza del Consiglio degli Anziani, venne celebrata una messa al termine della quale Livorno fu elevata a rango di città

Durante la cerimonia Bernadetto Borromei, ricevette dal Granduca il “Capperuccio”, la stola di velluto rosso con rifiniture in pelle bianca, simbolo della nuova carica di Gonfaloniere.

21marzo 2016 di Patrizia Russo

compleanno livorno 5Per festeggiare il Compleanno della nostra città, è stata organizzata nei giorni 19 e 20 marzo la manifestazione “Nei luoghi, nei giorni, nelle vesti…” promossa dal Comune e dall’Associazione La Livornina, in collaborazione con la Diocesi, Autorità Portuale, Archivio di Stato, Porto di Livorno 2000 e Unicoop Tirreno.

compleanno livorno 2Molti gli eventi proposti nella giornata di sabato, la Santa Messa officiata da Monsignor Paolo
Razzauti Vicario Episcopale della città al termine della quale è stata rievocata la nomina a Bernadetto Borromei a primo “gonfaloniere togato” della città. Nell’occasione, a cura dell’Archivio di Stato di Livorno, è stata effettuata la narrazione dell’evento storico con la presentazione dei personaggi coinvolti in quel 19 marzo 1606.

  • compleanno livorno 1Nel Bastione della Capitana si è svolta prima la gara con l’Arco con gli Arcieri di Campiglia Marittima – Rosignano Marittimo – Livorno. La gara ha visto coinvolti un totale di 12 arcieri, 3 paglioni con immagini diverse tra loro, ed ognuna con punteggi diversi. Ogni arciere aveva a disposizione 9 frecce da scoccare obbligatoriamente una per ogni paglione in tre tornate. I primi 6 classificati si sono contesi la finale la domenica pomeriggio.
  • Successivamente alla gara è andata in scena, sempre nel bastione della Capitana e quindi in un luogo molto evocativo la Commedia “Calandrino e la pietra che rende invisibili”, liberamente ispirata alla novella “Calandrino e l’elitropia” di Giovanni Boccaccio a cura del Gruppo storico “Gli Amici di Ulisse” di Vicarello.
  • Domenica mattina la manifestazione è iniziata con un bellissimo corteo storico che seguendo il rullo dei tamburi è partito dal Municipio e attraverso via Grande è arrivato in Fortezza Vecchia, dove si è svolto il saluto ai granduchi, il saluto alle insegne, il saluto delle armi e salve di cannone. Il Corteo che ha sfilato in Piazza comprendeva diverse associazione tra cui La Livornina e il Gruppo storico “Gli Amici di Ulisse” di Vicarello.

Calandrino 3Al corteo hanno partecipato numerosi figuranti che indossavano rigorosamente abiti in stile medievale, alcuni appartenenti alla nobiltà, dame e cavalieri, altri di tradizione contadina e popolare, armigeri, alfieri, portainsegne, alto clero e ovviamente non potevano mancare gli sbandieratori. Davanti al duomo gli sbandieratori di Guardistallo (ragazzi/e molto giovani e decisamente bravi) hanno eseguito lo spettacolo a suon di tamburo.

Nel pomeriggio nello splendido scenario della Fortezza Vecchia sono continuate le attività previste quali: la finale della gara con l’arco, il Torneo alla spada tra cavalieri, a cura della Compagnia d’arme dei cavalieri di Ildedrandino VIII “Carta Libertatis” di Rosignano Marittimo e le danze rinascimentali a cura dei Gruppi storici unificati del Comune di Rosignano Marittimo.

In conclusione è stata una bella manifestazione ricca di eventi che ha messo in relazione la città, con i suoi abitanti e con le sue Istituzioni, con i comuni vicini e che ha permesso a chi ha partecipato di conoscere meglio la storia della propria città e di rivivere la Fortezza Vecchia in tutto il suo splendore.

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