Cambiare Livorno, unità e collaborazione a Sinistra: “abbandonare la presidenza del Consiglio è stata una scelta poco meditata”

darie e gangemiSituazione difficile per il governo di Livorno, che vede impegnato il PD  a dare una spallata a 5stelle con ogni mezzo, che a sua volta concentra l’attenzione di tutto il movimento grillino a sostegno del Sindaco Nogarin

27dicembre 2015 da Paolo Gangemi e Daria Faggi, Livorno

Solo la sinistra sembra disinteressata, lasciando a gruppi e partitini locali la gestione della crisi.

casaSe sulla vicenda “Chiccaia” abbiamo avuto il sostegno di BuongiornoLivorno per l’uso eccezionale ed emergenziale degli appartamenti che si libereranno per emergenza sfratti, e dunque sulla casa esiste una convergenza soddisfacente, in almeno due occasioni ci siamo trovati in contrasto serio con i rappresentanti di B.L. eletti anche con il nostro sostegno in consiglio comunale.

La prima volta per l’incomprensibile sostegno dato al pessimo e irrealistico PRP (Piano del Porto) di cui era tragicamente concreta solo la proposta speculativa sul fronte del porto, e più recentemente a causa della proposta (condivisa con il PD), di rifinanziare AAMPS a costo di macelleria sociale: taglio di bilancio per riempire la voragine scavata da anni di dissennata gestione, in attesa della privatizzazione.

Insomma parrebbe che la carica iniziale anti-PD di BL si sia esaurita, e certo è stato più facile visto la riluttanza a creare occasioni di confronto pubblico con i sostenitori, da parte del giovane movimento, nato in occasione delle elezioni amministrative, e che allora ci era sembrato la vera e interessante emergenza politica nel mondo asfittico della sinistra livornese.

La vittoria dei 5stelle, si poteva ritenere una situazione relativamente favorevole e semplice da gestire per B.L., visto che Nogarin a Livorno presentava un programma molto simile a quello di Raspanti, e con un sostegno esterno si potevano realizzare i punti comuni di programma, riservandosi ovviamente di fare opposizione nei casi di continuismo rispetto alle politiche del passato.

daria faggiÈ del tutto evidente che i 5stelle si sono trovati un po’ troppe volte bloccati nella palude delle permanenze vischiose dei vecchi ma ancora solidi poteri, costruiti in tanti anni dal locale governo, e dunque sono stati spesso eccessivamente lenti e titubanti nel praticare le innovazioni promesse (e questo era in parte prevedibile viste le difficoltà ambientali e l’inesperienza dei nuovi amministratori).

Non altrettanto prevedibile è stato il comportamento di B.L, che pare non riuscire a trovare un ruolo politico autonomo, lineare e coerente nei banchi dell’opposizione, per distinguersi dalle scelte di continuità del Pd.

movimentoAbbiamo molto spesso ricordato che il cambio di marcia a Livorno è stato conquistato con un 19,01% dei 5stelle e il 16,38% della sinistra alternativa al liberismo (non da sola B.L) e che ha costruito un risultato importante e lusinghiero per la sinistra.

Avremmo voluto mantenere un movimento aperto a partire dalle quattro liste che hanno sostenuto Raspanti, che presentandosi unite erano arrivate ad un passo dal ballottaggio. Un movimento capace di mettere in campo proposte concrete sui temi che oggi attraversano il dibattito in consiglio al di fuori di ogni confronto collettivo, alleandoci con 5stelle su obiettivi comuni e concreti, criticando duramente ogni ritorno al passato, dimostrando che solo con la politica, e non con il politicismo, è possibile costruire un’alternativa al liberismo Renziano, fuori e dentro le aule istituzionali.

Non pare che B.L. proceda in questa direzione: abbandonare la presidenza del consiglio è stata una scelta poco meditata, presa certo in una situazione confusa e concitata. Ci auguriamo che tale scelta non sia irreversibile, nella mutata situazione di apertura dei 5stelle.

L’occasione di ricominciare da tre, rimescolando le carte si offre ora alla sinistra (Nogarin l’ha detto apertamente e con chiarezza nel saluto di fine anno) ci sono le condizioni per sancire un accordo e un impegno unitario assieme a Città Diversa per cercare soluzioni che consentano di non riconsegnare questa città nelle mani del Pd.

Aprendo una nuova fase di politica che mantenga la promessa fatta agli elettori “mai col PD” in grado di trasformarsi in sostegno attivo sui punti di programma condivisi e rimessi in agenda con priorità d’impegno.

Pertanto nell’augurarci un 2016 migliore, chiediamo un’assemblea aperta a tutti i sostenitori con tre consiglieri di B.L. eletti in consiglio comunale affinché lo slogan: “una testa un voto” possa tradursi in comportamenti realmente democratici fuori dalle logiche delle vecchie e nuove segreterie di partito.

Invitiamo tutta la sinistra livornese, a contribuire al rilancio di un programma di ripubblicizzazione, di reinternizzazione dei servizi, di difesa occupazionale, di sicurezza ambientale, di lavori socialmente utili, ampliando il reddito di cittadinanza, e per la realizzazione dell’urbanistica partecipata, a partire dal nuovo piano strutturale e dalla ristrutturazione del nuovo ospedale in Viale Alfieri.

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