Siamo rimasti senza parole quando aprendo la pagina web del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) abbiamo trovato ancora una volta quel nome in elenco… Lucignano:
http://unmig.mise.gov.it/unmig/info/impianti_pilota.asp
11febbraio 2016 by Difensori della Toscana
L’impressione che ci è rimasta dopo gli ultimi eventi riguardanti la geotermia è che regna una gran confusione. Ora sullo stesso fazzoletto di terra a un passo dell’abitato di Radicondoli si sono sovrapposti due permessi di ricerca geotermica, “Serracona” e “Lucignano”. Cosa succederà adesso? Due società concorrenti (Graziella Green Power e Lucignano Pilot Project) faranno a gomitate per piazzare la prima trivella? Una cosa che non si era mai vista prima.
Il 22 settembre 2015 i cittadini di Radicondoli si erano riuniti in assemblea con il sindaco Emiliano Bravi presso il teatro dei Risorti per discutere del problema e in centinaia avevano poi preparato e inviato osservazioni scritte per opporsi al progetto Lucignano. Il sindaco in quell’occasione li aveva rassicurati dando per probabile la bocciatura definitiva del progetto. Ma purtroppo così non è stato… ora i progetti sono addirittura due.
… ma che sta succedendo al Ministero?
Viene bocciato (rigettato) un permesso per una centrale, ignorato il ricorso al TAR e viene riassegnata immediatamente l’area ad un’altra società senza attendere il giudizio del tribunale amministrativo che come facilmente si poteva prevedere rimette tutto in discussione.
Una cosa è certa, procedure importanti per l’ambiente che vengono monitorate con estrema attenzione dai cittadini, vengano portate avanti dai funzionari ministeriali in modo troppo approssimativo: notiamo tra l’altro che nella tabella relativa al progetto Lucignano appare “annullamento del provvedimento di rigetto dell’istanza denominata “CUMA” … ma che c’entra Cuma che è addirittura in provincia di Napoli? http://unmig.mise.gov.it/unmig/istanze/dettaglio_pilota.asp?cod=615&numerofasi=4