Comincia Buongiorno Toscana. Alle elezioni regionali? Forse o … disubbidienza civile

1marzo 2015 di Luca Stellati, video di Giacomo Bazzi

Buongiorno-ToscanaArrivo con Giacomo al Cinema 4 Mori prima delle 10, ci sono poche persone e sembra un flop. Lentamente però la gente arriva e quando si inizia, alle 11 con un’ora e mezza di ritardo, la platea è quasi piena.

romboli-1Non manca di sottolinearlo Stefano Romboli, il padrone di casa a nome di Buongiorno Livorno, che rileva subito come all’iniziativa del movimento 5stelle, la scorsa settimana, le presenze fossero assai più scarse. Ed è proprio a Romboli che spetta il compito dell’annuncio, l’ipotesi di esportare l’esperienza di Buongiorno Livorno è diventata un progetto politico, si farà Buongiorno Toscana perché ci vuole una “rivoluzione copernicana per porre al centro i cittadini e non la casta, per favorire un ritorno alla politica di fronte ad un oggettivo deficit di democrazia, per ristabilire il primato della politica sull’economia”.

buongiorno toscana,1Romboli avverte “la responsabilità della costruzione di un’alternativa credibile al governo nazionale e regionale PD, un’alternativa che non può venire da una sinistra che cambia nomi ma non sostanza, che continua a fare le vecchie cose”. Buongiorno Toscana intende infatti presentarsi come il nuovo della sinistra che avanza, anzi il nuovo che avanza perché il termine sinistra pare poco utilizzabile, anche se che quella sia la matrice di riferimento nessuno lo nega.

Non a caso la mattinata si era aperta con una videointervista a Giovanni Impastato, fratello di Peppino, il militante di DP ucciso dalla mafia. Non a caso sul palco transitano Stefano Sodano, operaio Fiom della TRW, che ricorda l’emergenza lavoro e gli effetti nefasti del Jobs Act, Giorgio Pizziolo, ambientalista della prima ora che sottolinea la centralità della difesa dei beni comuni.

raspanti andreaMa spetta ad Andrea Raspanti, portavoce di Buongiono Toscana, cercare di delineare i contorni del nuovo progetto politico. Il quadro a cui fa riferimento è quello dell’insoddisfazione verso le politiche d’austerity europee, portate avanti congiuntamente dal centrodestra e dal centrosinistra, verso un governo nazionale, non eletto da nessuno, che ha sostituito la centralità del lavoro con il pareggio di bilancio, un governo che, detto per inciso, non è riuscito a ottenere risultati al tavolo TRW, neppure a far venire a Roma il Board americano della multinazionale. Ci vuole quindi una riappropriazione della politica dal basso, mettendo insieme esperienze locali (come Empoli, Sesto Fiorentino, Calcinaia, Volterra, Capannoli) e realizzando un “laboratorio politico” con mandato territoriale, una rete di contatto, non un soggetto a cui ci si iscrive …

Buongiorno Toscana2I contenuti politici – programmatici si fermano qua, poi l’attenzione va sulla tattica. Le elezioni regionali, dice Raspanti, ci interessano, ma non a tutti i costi “siamo interessati se c’è un progetto nuovo, non siamo interessati a rimettere insieme i cocci della sinistra; siamo rispettosi della base dei partiti, meno del feticismo dei gruppi dirigenti; siamo una forza a vocazione maggioritaria, stiamo cominciando, lavoriamo per vincere, ci vuole un nuovo linguaggio e metodi nuovi, ci saremo solo se ci sono queste condizioni, altrimenti … disubbidienza civile” (non partecipazione al voto, ndr).

Dopo la relazione di Raspanti la sala si svuota in parte, iniziano gli interventi delle liste civiche sorelle, parlano Laura Cavallini di S. Miniato, Sauro Mogi di Montespertoli, Luca Rovai di Sesto Fiorentino, Sonia Guarnieri di Volterra, rappresentanti delle liste di Capannoli, Empoli e Fucecchio, un assessore di Siena.

Qualcuno in sala argomenta che mancano realtà importanti, ha scelto di non venire “Una citta in Comune” di Pisa, così come non ci sono riferimenti a Firenze, Massa, Carrara, Arezzo e Grosseto.

Questo spiega certamente la cautela di Raspanti: la consapevolezza che i tempi sono stretti, probabilmente troppo stretti, impone di lasciare aperte più strade, e per questo in fondo al suo intervento era comparsa anche un’apertura ad una ripresa di confronto con “L’altra Toscana con Tsipras” che questa settimana ha annunciato la presentazione della lista unitaria di sinistra alternativa al governatore Rossi.

Buongiorno-Toscana3Lo scrivente si diletta anche a “fare il giornalista”, ma non ha mai nascosto le proprie opinioni e quindi la sua “parzialità”. Sono del parere che occorra fare ogni sforzo per mettere insieme le sinistre toscane, vecchie e nuove, giovani e anziane, evitando inutili esami del sangue.  Può essere questa solo una petizione di buone intenzioni, oppure può maturare la consapevolezza che il “nuovo” soggetto politico della sinistra italiana, quanto mai necessario, nascerà solo a partire dal riconoscimento della dignità di tanti percorsi e sensibilità diverse.

L’esperienza di Syriza sta a dimostrarlo, così come l’alleanza fra Podemos ed Izquierda Unida in Spagna. Mi auguro che ci possa essere l’opportunità di parlarne insieme.

In video stralci dell’intervento di Andrea Raspanti:

 

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