Coordinamento Lavoratori: “stop alle strumentalizzazioni dei lavoratori, contrari a qualsiasi ipotesi di privatizzazione Aamps”

consiglio comunale livorno5dicembre 2015 da Coordinamento Lavoratori Lavoratrici Livornesi

In questi giorni abbiamo seguito con attenzione le iniziative di protesta dei lavoratori Aamps e, mercoledi sera ci siamo confrontati in assemblea con una parte delle Rsu e alcuni lavoratori. Visto il tam tam mediatico che si è sviluppato sulla vertenza abbiamo aspettato a dire la nostra per evitare di entrare nel merito di quella che sembra più una battaglia politica tra amministrazione 5 Stelle e PD costruita ed alimentata anche per scopi elettorali in vista delle amministrative che si terranno in varie città italiane nella prossima primavera.

E’ evidente che i responsabili di questa situazione sono da ricercare nella passata amministrazione comunale targata PD come è sotto gli occhi di tutti la mancanza di progettualità e di competenza dell’attuale amministrazione. Oggi la nostra attenzione si focalizza esclusivamente sui lavoratori e le lavoratrici di Aamps e di tutti quelli dell’indotto. Dal nostro punto di vista possiamo che dire che qualsiasi soluzione venga decisa non dovrà generare la perdita di neanche un posto di lavoro. Ovviamente non siamo assolutamente interessati ad esprimere la nostra solidarietà ai vari dirigenti di nomina politica il più delle volte pagati profumatamente (che mai hanno rinunciato bonus e integrativi) responsabili anch’essi della attuale situazione.

Da tempo sosteniamo che solo attraverso la reinternalizzazione di tutti i servizi pubblici i lavoratori e le lavoratrici possono ottenere più garanzie occupazionali e lo stesso vale per i cittadini che vedrebbero diminuire i costi dei servizi grazie ad una maggiore efficienza del servizio. Per questo motivo siamo assolutamente contrari a qualsiasi ipotesi di privatizzazione di Aamps. Doveroso da parte nostra condannare la proposta di precettazione per i lavoratori/trici che parlamentari del 5stelle hanno presentato in sede parlamentare, il diritto allo sciopero nonostante i continui attacchi e’ l’unica arma che i lavoratori hanno per portare avanti le proprie le proprie rivendicazioni.

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