21settembre 2016 redazione
A seguito dei Cori fascisti allo stadio di Livorno, che hanno interrotto il minuto di silenzio e raccoglimento per Carlo Azeglio Ciampi, come annunciato, sulla vicenda martedì 20 settembre nella seduta n.681, gli onorevoli: Petraglia, De Petris, Barozzino, Cervellini, De Cristofaro hanno indirizzato al Ministro dell’interno Alfano una interrogazione, affinché sia applicato il reato di apologia del fascismo per i tifosi della lucchese.
Questo che segue è il testo dell’interrogazione:
Premesso che: domenica 18 settembre 2016, a Livorno, presso lo stadio “Armando Picchi”, si è svolta la partita di calcio, categoria lega Pro, Livorno-Lucchese;
durante il minuto di silenzio, osservato all’inizio della partita per ricordare il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, livornese, scomparso il 16 settembre, una parte della tifoseria della Lucchese ha scandito cori a giudizio degli interroganti vergognosi, ed illegali, di stampo neofascista (“Duce, duce”, “Uno di meno, siete uno di meno”);
nella stessa giornata, come riportato dalla stampa, anche in altri stadi italiani di serie A e lega Pro si sono levati fischi e cori fascisti contro la memoria del presidente Ciampi; tra questi, nello stadio di Firenze in occasione della partita Fiorentina-Roma, nello stadio di Udine in occasione di Udinese-Chievo, allo stadio “Olimpico” di Torino per Torino Empoli, a Genova per Sampdoria-Milan, a La Spezia per Spezia-Pro Vercelli, a Bari prima di Bari-Cesena;
considerato che: nell’ordinamento italiano, l’apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645;
il presidente Ciampi, da sempre antifascista, è stato custode fedele dei valori della Resistenza, della Repubblica e della Costituzione italiana;
il presidente della Lucchese Andrea Bacci si è pubblicamente scusato per il comportamento dei tifosi lucchesi affermando: “È stato un coro indegno, chiedo scusa alla città e ai tifosi livornesi e a tutti gli italiani”,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda garantire immediatamente il rispetto della legge, adottando tutte le misure possibili di propria competenza nei confronti dei responsabili di questo vile atto nei vari stadi italiani, ed in particolare a Livorno.