Cuban Visions, un viaggio a lungo sognato, incontro con Biancamaria Monticelli e la sua fotografia visionaria

11settembre 2016 di Luca Stellati

boancamaria-monticelli-2Un comune amico mi aveva incuriosito, parlandomi bene di Biancamaria Monticelli e delle sue foto belle ed inusuali. Decido così di incontrarla, nel tardo pomeriggio di un’estate calda ma ormai quasi all’epilogo.

Biancamaria ha sempre viaggiato tanto, ha vissuto in Australia e Stati Uniti, ma conservava un sogno nel cassetto, lei che si definisce “una donna di sinistra”, lei come gran parte della sua e della mia generazione desiderava vedere Cuba.

Un progetto mai concretizzato, ma si sa che le donne, quando non realizzano qualcosa per scelta propria, finiscono talvolta di farla per amore.

Così Biancamaria raggiunge il suo nuovo compagno Andrea, un noto velista “giramondo”, nei Caraibi ed insieme passano un mese a Cuba nel 2014, viaggiando con mezzi pubblici, auto a noleggio e biciclette, un’esperienza replicata poi per due mesi nel 2015.

In questi due viaggi a Cuba – racconta Biancamaria – da sempre sognati, avevo delle aspettative alte, aspettative che come sempre rischiano di restare deluse. Infatti l’approccio con la realtà cubana, con le sue contraddizioni, genera “odio ed amore”. Repulsione per l’ossessiva ricerca di beni di consumo, per la strabordante mercificazione dei corpi, amore per i luoghi e le persone della vita vera.

biancamaria-cuba-1Non amo la confusione consumistica e nel 2015 ci siamo spinti in bicicletta nell’estremo ovest di Cuba, oltre Vignales; lì non trovi auto, solo carretti e cavalli, è terra di una vita rurale remota.

Le persone che vi vivono sono contadini e pastori, o si dedicano alla lavorazione artigiana del sigaro cubano, i ritmi sono lenti e rilassati. Ho amato quella realtà grazie al mio fastidio verso una vita consumata velocemente, che non sa assaporare i rapporti ed i luoghi.

La tua fotografia – le chiedo –  lo spessore dei volumi,  la tua visione un po’ a cartoon, non rischia di apparire edulcorata, di mostrare una realtà cubana un po’ favolistica?

biancamaria-cuba-2Non voglio proporre stereotipi – continua Biancamaria – nella fotografia si finisce per riflettere se stessi.

Ho parlato poco di politica con i cubani, ma so che non sono felici, si sentono prigionieri del sistema, hanno il cibo ma manca la libertà.

Nella foto si trova un soggetto ed un modo di rappresentarlo. In Cuban Vision, le immagini sono assolutamente vere, ma le ho interpretate con gli occhi del mio sogno.

 

Cuban Visions, «Fotografie di attimi sospesi nel tempo, un viaggio visionario nella Cuba della trasformazione», è stata esposta a  luglio al Mercato centrale nella rassegna “di terra e di mare”, in Fortezza Vecchia per Effetto Venezia, ora è in Capraia all’Hotel Il Saracino.

Per gentile concessione, può essere apprezzata anche dai lettori di pisorno.it. Clicca sulle foto per ingrandire:

Tutte le 28 fotografie del progetto “Cuban Visions” sono stampate su tela cotone nel formato 60×90 e in vendita in edizione limitata e numerata, così come le altre collezioni di fotografia artistica proposte per decorare ed arredare gli spazi abitativi, di lavoro e del tempo libero, visionabili sul sito www.biancamariamonticelli.com (cell. 328 1521419). Biancamaria Monticelli è anche specializzata nella realizzazione di servizi fotografici su commissione quali ritratti, matrimoni ed altre cerimonie.

Biancamaria Monticelli,

biancamaria-monticelli-phè una fotografa professionista nata a Livorno nel 1967. La tappa fondamentale del suo percorso visivo risale ai primi anni ‘90 quando, durante un soggiorno di tre anni negli Stati Uniti, prende forma «The day after», il suo primo progetto editoriale premiato e pubblicato su riviste di settore, nato da un viaggio all’interno di alcune Riserve Indiane del Nord America. Al rientro in Italia, Biancamaria Monticelli decide di fare della fotografia la sua professione aprendo uno studio e specializzandosi nella fotografia artistica, il matrimonio e il ritratto, generi in cui riceve riconoscimenti e apprezzamento anche all’estero (2° classificata al Portfolio dell’Ariosto 2005 con «The day after» ; Menzione d’onore nelle categorie Paesaggio e Cerimonia al Premio Tau Visual 2008 e 3° classificata nella categoria Ritratto dello stesso concorso, anno 2009). Attualmente, associando la fotografia al viaggio, Biancamaria Monticelli ha scelto di dedicarsi a progetti di ricerca personale destinati a pubblicazione editoriale e attività espositiva, oltre che rivolti al mercato dell’arredamento e del collezionismo.

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