
L’impegno della Regione Toscana per garantire una distribuzione sempre più capillare dell’assistenza farmaceutica sul territorio e contribuire a frenare perdita di servizi e impoverimento della qualità di vita fino allo spopolamento nelle zone svantaggiate
22luglio 2015 di Lorenza Pampaloni
Un impegno che sulla base della legge 37 del 2004, prima a suo tempo in Italia, avviene attraverso un contributo concesso alle farmacie “svantaggiate”, ubicate cioè in zone disagiate.
Per l’anno in corso sono stati stanziati 300.000 euro, che potranno essere richiesti dalle farmacie aventi diritto, in base a criteri specifici, come contributo al mantenimento dell’esercizio.
“Il diritto alla salute significa tra l’altro anche pari opportunità di accesso ai farmaci – afferma l’assessore Stefania Saccardi – Con il sostegno alle farmacie pubbliche e private collocate in situazioni di svantaggio rispetto ad altre e dunque a possibile rischio di chiusura, la Regione vuole contribuire a far sì che capillarmente i cittadini abbiano le stesse possibilità, anche quando vivano in zone meno accessibili, di rifornirsi dei prodotti farmaceutici necessari”.