Partecipata e vivace l’assemblea di ieri sera del Comitato Verità su Eurathlon e Nato, coordinata da Paolo Gianardi
6settembre 2015 di L.C.
L’incontro si è aperto con la Preghiera laica di Erri de Luca, letta da Loretta Mazzinghi: la platea ascoltava silenziosa in piedi, in memoria dei migranti annegati alla frontiera dell’Europa, la quale rischia di morire ripiegata su se stessa, proprio per avere dimenticato il proprio umanesimo politico, libertà uguaglianza fraternità…
Gubbiotti (Legambiente nazionale) ha esaminato il ruolo del Cmre, vero protagonista (occulto…) di Eurathlon, nella ricerca della Nato a fini ovviamente militari, nel quadro della politica internazionale del nostro Paese, subalterna alla Nato stessa e al capitale globale, il quale produce pure gravissime devastazioni ambientati.
Sono intervenute fra gli altri le portavoce di Emergency e di Stato di Emergenza. Paolo Francini ha messo in evidenza come l’ipocrisia sul peso del Cmre-Nato dentro l’evento Eurathlon faccia il paio con l’ipocrisia di chi definisce “missioni di pace” le devastanti guerre della Nato in Afghanistan o in Libia – e con l’autoesaltazione del “modello Piombino” da parte di vertici sindacali e istituzioni, mentre il comando su tempi (lunghi!) e modi dell’intera partita della ripresa industriale sta saldamente in mano al gruppo Cevital, il quale ha imposto accordi tali che il livello nazionale di Fim Fiom e Uilm ha preferito (ipocritamente…) non sottoscrivere, scaricandone la responsabilità sui dirigenti provinciali.
A sua volta, Adriano Bruschi ha sottolineato come, perfino al di là dell’impegno per la pace disarmata che il Comitato persegue, l’evento Eurathlon risulti ancora una volta calato dall’esterno su questo territorio, il quale ha bisogno invece soprattutto di progetti e iniziative endogene.