Di Maio a Livorno. Fratoianni: “curioso che abbia cercato di appropriarsi della storia del Pci e di Berlinguer”

17febbraio 2018 redazione Livorno

Il premier del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio (ieri 16 novembre) accompagnato dal sindaco Filippo Nogarin, dai candidati al Parlamento De Falco, la Lupo e dal consigliere regionale Giannelli, in tour elettorale riempiendo il teatro Goldoni a Livorno, in una parte del suo intervento ha elogiato la storia della città:

“Grazie, perché avete il coraggio di avvicinarvi ai Cinque Stelle… è un onore per me essere qui, Voi siete stati la terra che ha rappresentato un pezzo della storia della sinistra italiana, della scissione tra socialisti e comunisti. Voi siete stata la terra che ha rappresentato il Partito di Berliguer e della questione morale. Ma proprio il Pd che oggi si vanta di essere l’erede di questa storia, in realtà l’unica cosa che ha rottamato è proprio la questione morale.”

Dichiarazioni che non sono piaciute all’on. Fratoianni (Liberi e Uguali) che, in un suo comunicato replica:

“Curioso che Di Maio ieri a Livorno abbia cercato di appropriarsi della storia del Pci e di Berlinguer, mentre si scoprono candidati massoni o provenienti dalla destra, in Veneto occhieggia alla Lega, in Toscana guarda a sinistra, alla City ai banchieri…”

“La sua, prosegue, è un’operazione davvero cinica e di marketing di stampo berlusconiano. Nel Nord Est Di Maio occhieggia alla Lega, in Toscana alla sinistra e alla city di Londra ai mercati finanziari. Insomma, conclude Fratoianni, un vero e proprio Zelig in erba.”

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