Diodato al Cage: report e photogallery

Diodato e il suo rock cantautoriale protagonisti del Sabato sera al The Cage

5 Aprile 2018, di Valeria Salerno – Foto di Paolo Cruschelli

©2018 pisorno.it

Il sabato sera al The Cage comincia con le sonorità elettroniche di SUVARI, progetto solista di Luca de Santis, accompagnato sul palco da Antonio Canestri e Cristiano Cappellini. 
Luca de Santis presenta il suo primo disco, uscito il 23 marzo per To Lose la Track. I brani sono stati composti durante un periodo di lunga convalescenza, in cui Luca è riuscito a farsi forza con la musica e a comporre in modo diverso dal solito per lui, sperimentando e facendo di necessità virtù, dimostrando carattere.  “Prove per un incendio”: titolo azzeccato, i brani con testi interessanti e carichi di grinta riescono a coinvolgere il pubblico preparando il giusto clima per Diodato, headliner della serata.

Diodato sale sul palco e comincia a cantare dando inizio alla tappa livornese del suo “Adesso club tour”.
Pochi fronzoli, poche parole, se non quelle dei suoi testi, Diodato si presenta con “I miei demoni” e “mi fai morire” e soltanto dopo saluta il pubblico.
La proposta musicale sul palco del Cage è di altissimo livello, il cantautore tarantino dimostra una maturità musicale a livello compositivo e di performance, e una padronanza della scena elegante e disinvolta.
Le interazioni con il pubblico sono dosate: abbastanza per entrare in sintonia, senza togliere spazio alla musica, che è la padrona del palco.
Diodato suona bene, scrive bene, i suoi testi sono particolari e profondi senza ostentazioni intellettualoidi. Canta bene, con una tecnica vocale impeccabile e una tenuta della voce ineccepibile dall’inizio alla fine del concerto. Utilizza sapientemente i vari registri vocali, ricordandomi in alcuni tratti persino il grande e compianto Jeff Buckley.
Menzione speciale per la cover di De Andrè “Amore che vieni, amore che vai”, uno dei momenti più intensi di tutta la serata, veramente ben reinterpretata.
Diodato salta a piè pari l’uscita di scena prima dei bis, ci sono ancora dei pezzi da fare, l’attenzione è alta e così suonerà fino alla fine, per salutare a fine scaletta una volta per tutte.
Cosa chiedere e cosa dire di più, Diodato mi ha convinto, mi è piaciuto e molto poco lo conoscevo prima di partecipare al concerto. 
E’ uno di quegli artisti che davvero si fanno apprezzare quando li si ascolta live, perchè riescono ad arrivare al pubblico con semplicità in modo onesto e diretto.
Spiace dover sottolineare la poca affluenza di pubblico al The Cage, spiace dover far paragoni inevitabili con altri eventi sold out, spiace soprattutto perchè artisti come Diodato meritano un pubblico attento e curioso (penso anche a Joan As Police Woman) e perchè credo fortemente che assistere a un buon concerto sia uno dei piaceri della vita.
Grazie a Diodato per la bella scoperta e la bella serata, al The Cage per la consueta ospitalità.

La setlist del concerto:

  • I Miei Demoni
  • Mi Fai Morire
  • Ubriaco
  • Paralisi
  • Fiori Immaginari
  • Ma Che Vuoi
  • Amore Che Vieni, Amore Che Vai
  • Cosa Siamo Diventati
  • Guai
  • Mi Si Scioglie La Bocca
  • La Verità
  • Un Po’ Più Facile
  • Adesso
  • Di Questa Felicità
  • Babilonia
  • Se Solo Avessi Un Altro
  • Cretino Che Sei

La photogallery del concerto:

La photogallery del set di Suvari:

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About the Author: Michele Faliani