Due iniziative della candidata Oriana Rossi, 19e20maggio tra: austerità come crimine e Legge Fornero

Oriana Rossi– martedì 19 maggio ore 18 “l’austerità è un crimine” presso Liberia Belforte a Livorno in via Roma 69
– mercoledì 20 maggio ore 17 “Legge Fornero: un peggioramento delle condizioni di vita  dei lavoratori. Riprendiamo il percorso per cambiare questa legge” presso Auditorium Scuola Edile a Livorno in via Piemonte 62/b.
Seguirà cena elettorale alle ore 20,30 al Circolo ARCI Salviano alla mia cena elettorale al prezzo di € 15, per prenotazioni. Sono invitati/e tutti i candidati/e del collegio provinciale di Livorno !

17maggio 2015 di admin

porto livorno Vasca di Colmata.Segue un comunicato su politiche regionali e porto di Livorno:

Si ripropone l’eterno dilemma: “ci fa o ci è??” Enrico Rossi, aspirante Presidente della Regione, ritorna sul luogo del delitto: il Porto di Livorno. Forse si sente “minacciato” dalle critiche che gli sono piovute addosso sul suo più volte sbandierato impegno a favore dello stesso Porto livornese.

Attacca Nogarin “rimproverandolo” di non aver messo a disposizione una “giusta” parte di soldi per il rilancio infrastrutturale dello scalo marittimo Labronico: 1 milione di euro! Rossi sta sparando nel mucchio; sa bene che la cifra che si è prodigato a portare a Livorno è ben poca cosa! Ma non sta fermo, e contrattacca prima di rimanere oggetto di un sicuro tiro al bersaglio. Un politico navigato come l’ex Sindaco di Pontedera non può essersi dimenticato della situazione in cui versano i Comuni, e soprattutto delle dinamiche e degli attori che hanno creato questo stato di fatto che ha ridotto ai minimi termini gli Enti Locali. Inutile ricordagli di rivolgersi criticamente al suo segretario di partito nonché Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

rossi-e-renziPretendere che un Renziano dell’ultim’ora si metta contro il suo stesso padre padrone è sicuramente utopistico, ma c’è un limite a tutto. Non si può tollerare l’attacco portato agli stessi lavoratori portuali rei di non essere effficienti, quasi si divertissero a lasciare le navi ferme in rada! Pensi alle ricadute nefaste di un Jobs Act sempre più killer del lavoro e degli stessi lavoratori. Se le navi sono ferme in rada c’è un motivo ed è su quello che occorre lavorare. Organizzare gli spazi secondo una seria analisi che discenda dal nuovo PRG è quanto mai cosa imprescindibile. Così come non si può non rispondere al ritardo accumulato nel collegamento della rete ferroviaria al porto e interporto.

Si parla di logistica mirata e organizzata secondo criteri precisi. O si fa un intervento in tal senso, mettendo a disposizione risorse e capitali, o si rimane nel campo della pura demagogia!

porto livorno

Lo chef Rossi mescola troppi ingredienti, fino servire in tavola una zuppa senza sapori. Vorremo ricordargli anche l’enorme differenza che prevede un porto commerciale da quello crocieristico; tra terminal, teus e passeggeri c’è di mezzo il mare! Come candidata del Sì-Toscana a Sinistra invito lo stesso Rossi a capire meglio come sia fatto un porto, e quali siano le priorità e le necessità nella tipologia di intervento per un vero rilancio. Impossibile poi, sottacere sul silenzio calato dal Presidente uscente sul rinnovo della presidenza dell’Autorità Portuale.

Si parla di accorpamento tra Livorno e Civitavecchia. Non permetteremo che un Porto come quello Labronico finisca nel tritacarne dell’agenda Renzi- Del Rio. Livorno e il suo Porto sono in simbiosi. Lavoratori e cittadini aspettano una risposta. Sicuramente non quella che ambiguamente viene prospettata da Enrico Rossi.

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