In questi 5giorni in cui il centro di Livorno era immerso in una ‘Effetto Venezia’ rumorosa e godereccia, ho trovato comunque spazi musical/teatranti di qualità.
Non potendo elencarli tutti, ne segnalo due che mi hanno particolarmente emozionata.
1agosto 2016 di Renata Fontanella
Alla Fortezza vecchia, il 30 luglio, suonavano Stefano Saletti & la Banda Ikona. Ci hanno offerto canti e musiche da un palcoscenico coinvolgente, con composizioni che utilizzano il Sabir, antica lingua del Mediterraneo, una sorta di esperanto dei marinai. Un viaggio affascinante, tra i suoni e le culture del Mediterraneo, alla ricerca di un linguaggio musicale e lirico che unisca tanti popoli diversi che si affacciano sullo stesso mare. Un progetto di unione tra i popoli, ritmi che propongono assonanza, in un momento storico dissonante.
Da un altro palco, in piena Venezia, sugli Scali del Refugio, tutte le sere è stata replicata la performance ‘Violenzo’ dal teatrOfficina Refugio. Nell’ambito di ‘Effetto Refugio’.
Ci ha regalato forti emozioni, trattando un tema purtroppo sempre attuale, la violenza di genere. Una performance coraggiosa che intende far prendere coscienza al pubblico della gravità del problema. Il ‘teatro d’emergenza’, come sempre, propone temi di forte impatto socio-ambientale. Platea numerosa, partecipe e coinvolta.