Sono, queste, settimane decisive per la sinistra toscana. Costruire una sinistra larga, democratica e di popolo è una necessità.
21gennaio 2015 da Segreteria Regionale di Rifondazione Comunista
Dopo l’assemblea di Bologna anche il coordinamento toscano de l’Altra Europa è chiamato a stringere i tempi per costruire politica in maniera non contingente ed episodica.
Così come è necessario fare esperienze comuni, lanciare campagne unitarie sui territori ed a livello regionale, se vogliamo essere riconoscibili, e costituire una alternativa credibile in questa Regione alle destre ed a questo Partito Democratico. Non un cartello elettorale, ma che guarda anche alle elezioni regionali di questa primavera. Per questo è necessario che il confronto in atto con le tante esperienze di sinistra che ci sono in Toscana vada avanti e si concretizzi in scelte politiche.
Restiamo convinti che (a partire dalla esperienza positiva delle elezioni Europee) anche SEL sia parte di questo confronto a sinistra. Magari con un po’ più di chiarezza e con una discussione esplicita. La sua recente conferenza stampa e la risposta gelida della segreteria regionale del P.D., dovrebbe indurla a valutare con attenzione questa necessità.
Per quanto ci riguarda siamo convinti che il confronto a sinistra, movimenti, forze politiche e sociali sia oggi necessario. Ribadiamo la nostra disponibilità ed il nostro interesse in questo senso. A partire da due discriminanti: un programma chiaro, netto e riconoscibile; un percorso democratico largo e partecipato sui programmi e sui candidati.