Elio e le Storie Tese a Prato: report, foto e video

Strepitoso concerto di Elio e le Storie Tese in Piazza del Duomo a Prato, all’interno del Festival “Settembre Prato è spettacolo

6Settembre 2016 di Michele Faliani

Su di loro c’è poco da dire, dopo 30 anni, dopo tre partecipazioni al Festival di Sanremo e dopo che Elio ha legato il suo nome a X-Factor per così tanto tempo, ormai li conoscono tutti. C’è chi li ritiene volgari, chi li considera solo ottimi musicisti, chi (come il pubblivo che ieri ha affollato Piazza del Duomo a Prato) li adora. La verità è che non sono ottimi musicisti, ma sono mostruosi. E che sanno fare due ore di spettacolo divertentissimo, a tratti esilarante. Elio e le Storie Tese, orfani di Rocco Tanica che ha preferito abbandonare l’attività live della band per occuparsi solo di quella discografica, hanno sorprendentemente pescato poco dal recente “Figgatta de blanc” (solo tre pezzi, fra cui l’irresistibile “Vacanze alternative”, addirittura nessuna canzone dal precedente “Album biango”, per fare una carrellata sui loro classiconi come “Supergiovane”, “Servi della gleba”, “El pube” e “Discomusic”. Sono mancati i brani del loro album d’esordio, ma hanno ormai un repertorio talmente vasto che accontentare tutti sarebbe impossibile. E poi un f grandissimo Mangoni, divertentissimo nelle sue coreografie e con i suoi costumi. Come sempre gran finale con “Tapparella” e il commovente saluto a Paolo Panigada (Feiez), membro della band scomparso nel 1998.

Grazie a Fonderia CultArt e a Silvia Bacci per l’organizzazione e per l’ospitalità.