“Elisir…d’aMare”, il circolo didattico “Carducci” porta in scena sabato una libera versione dell’opera di Donizetti

Sabato 6 giugno alle ore 19 al Modigliani Forum di Porta a terra

elisir donozzetti5 giugno 2015 da Circolo didattico G. Carducci

Trecentoventicinque alunni (325) delle scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie del Circolo Didattico “G.Carducci”, l’intero corpo docente e numerosi genitori saranno impegnati, sabato 6 giugno (ore 19)  al Modigliani Forum in una libera versione dell’opera di Gaetano Donizetti, “L’Elisir d’amore” (biglietto ad offerta libera- sono stati rilasciati già oltre 1200 biglietti).

L’opera giocosa, che è stata ribattezzata “L’Elisir…d’aMare”, è il frutto di “Un Banco all’opera”, progetto didattico per la promozione della cultura e il potenziamento della pratica musicale che il circolo Carducci  sta portando avanti nella scuola già da diversi anni. Le finalità del progetto e lo spettacolo sono stati presentati questa mattina a palazzo comunale dal vice sindaco Stella Sorgente, dal dirigente del circolo Carducci Camilla Pasqualini e dall’insegnante di musica Paola Geri.

elisir  manif“ Un progetto musicale molto valido, in quanto multidisciplinare – ha esordito il vicesindaco, mettendo in evidenza il grande sforzo che la scuola ha fatto nel portare in scena una vera e propria opera lirica, necessariamente tagliata, ma pur sempre opera lirica che investe cantanti, coro e diverse ensemble musicali. “Tra l’altro – ha aggiunto – l’opera di Donizetti è di facile esecuzione, ma straordinaria e immediata per l’ascoltatore”.

In conferenza è stato infatti spiegato il perché della scelta dell’opera di Donizetti e come si è arrivati a rinominarla “L’Elisir …d’aMare”. L’Elisir è un’opera dai contenuti quanto mai attuali, di relativamente facile realizzazione ( i personaggi sono soltanto 5), nella quale il coro ha una parte predominante (questo ha permesso di inserire i cori di voci bianche) ed infine perché la musica è di una bellezza e freschezza di grande impatto.

scuola carducci 1Il libretto d’opera, ancor prima della musica, è diventato come una sorta di  “cappello magico” cui attingere materiale per le unità didattiche di lingua italiana, educazione all’affettività, storia, geografia , educazione all’immagine e persino scienze.

Ciascun docente ha smontato e rimontato la storia utilizzando della stessa le parti che si adattavano alla progettazione disciplinare della propria classe.

Ed ecco che Adina, figlia del ricco proprietario terriero siscuola carducci li è trasformata, per mano dei bambini delle classi 5°,  nella figlia del proprietario del bagno e Nemorino, da contadino è divenuto bagnino! Il sergente Belcore è un  Ufficiale sulla Vespucci. Cambiano gli abiti, ma l’essenza stessa del personaggio no. I bambini hanno subito riconosciuto la “guappetta” in Adina, il “guappetto” in Belcore e l’insicuro, il timido in Nemorino.

I tipi psicologici sono senza tempo e così pure la storia dell’Elisir. Ecco perchè si parla di libera interpretazione, perchè gli abiti sono stati cambiati dai bambini che hanno colto la loro cultura e territorialità inserendola nella storia. Ai docenti il compito di dare forma scenica  ai lavori dei ragazzi senza stravolgerli, ma inserendoli nel tessuto operistico pensato da Donizetti.

L’opera verrà proposta in una versione scenica con dei tagli (necessari al fine di poterla rendere fruibile da tutti ), degli inserti recitati , narrati, danzati, suonati dall’orchestra Elisir ( formata da flauti, chitarre e tastiere dei ragazzi delle classi 5° della scuola Carducci e delle classi 2° della scuola Bartolena preparata e diretta da Maria Grazia Piombanti e Luciano Del Santo),  accompagnati dall’Orchestra Piccolo Elisir (Strumentario Orff preparata e diretta da Daniela Panicucci) e cantati dal coro di voci bianche Piccolo Elisir (preparato e diretto da Aurora Brancaccio e Francesco Del Zoppo). Collaborano alla realizzazione musicale importanti artisti quali i cantanti Alessandra Rossi, Carlo Messeri, Ashan Shajarian, Paolo Morelli, Ilaria Casai il pianista Carlo Palese e il quintetto d’archi formato da Alberto Bologni, Stella Sorgente, Manuele Evangelista, Asita Fathi, Alice Palese.

I genitori degli alunni delle classi coinvolte (in tutto 14, dall’infanzia alla secondaria di primo grado) hanno contribuito alla realizzazione  di costumi e scene per lo  spettacolo realizzando in laboratori progettati a scuola con i propri figli.

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