Altro sfratto e sempre per morosità incolpevole, con buona pace della legge n. 124/’13 che non risolve il problema
5novembre 2015 di G.B.
Famiglia, Marito Moglie con figlio di 6 anni, hanno occupato il Comune di Livorno con lo stretto necessario che sono riusciti a portare con se, dall’abitazione
Ora sono per strada e in assenza di certezze. Incrociando l’assessore al sociale, Ina Dhimgjini, gli viene chiesto di ricercare una possibile soluzione. Ma, niente da fare l’assessore dice di non essere in grado di intervenire, tutte le strutture sono già occupate e la prospettiva dell’albergo sarà disponibile al 30 di novembre.
“Il fatto è che oggi siamo al 5 di novembre…” viene replicato dalla famiglia, a questo punto, con un fare quasi indispettito, ammette che l’unica soluzione possibile è quella di essere ospitati nei centri sociali occupati (es. la Ex Caserma o l’ex Centro Sanitario) causando l’inevitabile reazione dura da parte dei manifestanti.
Tutto questo ci spinge ad alcune osservazioni di merito:
- Le istituzioni non sono in grado di intervenire con risposte e soluzioni accettabili.
- Se cerchi casa, l’unica alternativa spendibile alla strada resta l’occupazione che, per ammissione è l’unica pratica da poter suggerire.
- Non esiste proroga e gradualità degli sfratti, neanche per i casi di “Morosità Incolpevole”, a fronte del lavoro che non c’è.
- Poi però, se occupi o, se soltanto difendi uno sfratto, ti becchi la denuncia!