A grandissima richiesta, dopo i tutti esauriti di novembre 2015 e di gennaio 2016, Fabrizio Brandi torna al Centro Artistico il Grattacielo di via del Platano con “Blocco 3”, scritto da Fabrizio Brandi e Francesco Niccolini, regia di Brandi, Niccolini e Aldorasi, ogni sera da: giovedì 7aprile a domenica 10 alle ore 21:30. Inoltre, venerdì 8aprile ore 19 verrà presentato l’omonimo libro alle 19, al Grattacielo
Livorno 06 aprile 2016 da Dinora Mambrini
C’era una volta a Livorno, Mario Nesi, di anni undici, nato al Blocco 3, nel popolare e mitico rione della Guglia fra gli anni ’70 e ‘80. Il Blocco 3 è l’edificio che lo vede crescere, all’ombra del suo cortile e di una affollata e picaresca umanità, fra compagni di giochi esuberanti, e vicini di casa molto vicini. Mario, sotto l’ala protettiva del padre un tipico comunista d’acciaio di quei tempi, sviluppa i primi germi di ribellione umoristica e autocoscienza.
La voglia di crescere ed emanciparsi, non tarderà a portare le prime trasgressioni e le prime esperienze amorose. L’ironia di Mario forgia il suo personaggio in un ritmo allegro ma non troppo.
Blocco 3 è il terzo palazzaccio di una serie di edifici di sicurezza, voluti dal regime fascista a scopo contenitivo per i sovversivi e architettonicamente commemorativo del tiranno (dall’alto si legge una scritta minacciosa come ricorda sempre a tutti il partigiano Oreste). È il centro di un mondo scomposto e ricomposto in un prisma che rifrange la memoria da diverse angolazioni. La narrazione tratteggia con disinvoltura uno spaccato caleidoscopico della profonda umanità che vi si affolla e affianca Mario nel suo mestiere di crescere e di vivere.
I bachi in frigorifero. Il giro d’Italia a tappini. Il bar Giuliano. La Pisorno. La Quercia le ghiande e i maiali. Il circolino. I gatti contro il muro. La Guglia. La cassetta dei galleggianti. Siddharta. La Vespa rossa. L’incerata. I Bagni Luana. Posillipo. L’Estatè. Il libeccio. La pizza da Frenzo. L’Americani. L’Ungheria. Il Paradiso. Le coreane. Camp Derby. Gli scogli piatti. Le triglie con il latte. Pajetta, Ingrao e Berlinguer. Oreste. Yuri senza la y. Mirkone con la k. Willi. Pedro. Ainstai. I fratelli Giordano. Il Gringo. Le caviglie di Cristina. Ciste e Acciuga. Paolino. La Gina. Mi pà.
Fabrizio Brandi (Livorno, 1965). Attore:
Si forma alla Scuola di Ricerca Teatrale “Laboratorio Nove” e alla Scuola di Commedia dell’ Arte e dell’ attore comico, diretta da Antonio Fava. Inizia le prime esperienze come attore comico insieme a Paolo Migone. Lavora con Barbara Nativi, Emanuele Barresi,Antonio Fava, Stefano Filippi. E’ attore di televisione e cinema ed ha lavorato con: Paolo Virzì, Roan Johnson, Francesco Bruni, Diego Abatantuono, Eugenio Cappuccio. Negli anni svolge in parallelo un percorso artistico personale realizzando numerosi spettacoli e narrazioni. Attualmente impegnato con Francesco Niccolini e Roberto Aldorasi.
Francesco Niccolini (Arezzo 1965). Drammaturgo e autore:
Da 19 anni scrive con Marco Paolini e insieme a lui ha realizzato alcuni degli spettacoli più visti della carriera di Paolini. Ha scritto testi per Sandro Lombardi, Arnoldo Foà, Luigi D’Elia, Anna Bonaiuto, Massimo Schuster, Fabrizio Saccomanno, Angela Finocchiaro, Alessandro Benvenuti, Giuseppe Cederna, Banda Osiris e Alessio Boni. Alcuni dei suoi spettacoli sono stati rappresentati in molti paesi d’Europa, in Africa, Stati Uniti e Asia da alcune delle più importanti compagnie italiane, francesi e belghe. Pubblica per Einaudi e Becco Giallo.
Roberto Aldorasi (Avellino 1981). Regista:
Ha lavorato all’Odin Teatret in Danimarca agli spettacoli Ur-Hamlet(2006) e Medeas Bryllup(2008), regia di Eugenio Barba. E’ stato assistente di Barberio Corsetti ne La Guerra di Kurukshetra (I Classici dell’Olimpico 2013) e, insieme a Corsetti, ha diretto Pier Paolo!(2014). Per Corsetti ha curato varie coreografie di allestimenti lirici . Ha lavorato a Educazione Siberiana di Nicolai Lilin per il Teatro Stabile di Torino (2013). Insieme a Francesco Niccolini, per Thalassia, ha diretto gli spettacoli Kater (2014) e Andrè e Dorine (2014), con Luigi D’Elia. Nel 2013 ha diretto In Flagrante Delicto, una produzione Fattore K con Marcello Prayer. Nel 2015 ha diretto Corrispondenze, vincitore de I Teatri del Sacro 2015, e I Duellanti con Alessio Boni e Marcello Prayer, presentato in anteprima al 58° Festival dei Due Mondi di Spoleto.