In mostra 35 opere dell’artista tra grandi tele e piccoli dipinti su carta
14dicembre 2015 admin
La pittrice Isabella Staino è tornata ad esporre alla Biblioteca Labronica “F.D. Guerrazzi” di Villa Fabbricotti con la personale “Il mistero dei gesti semplici”, in programma fino al 16 gennaio 2016.
In mostra 35 opere della sua produzione più recente che raccoglie sia tele di grandi dimensioni che piccoli dipinti su carta.
“I gesti semplici abitano il tempo – sostiene l’artista – ma da esso vogliono evadere, attraendo in ambientazioni sceniche per rimanere incantati: boschi autunnali, misteriose stanze, spazi aperti su un altrove di memoria o di sogno”. L’invito è quello di andare ad ammirare il dettaglio perché, sottolinea ancora la Staino “come nella realtà l’occhio è attratto dal particolare, così la pittura sceglie un motivo su un tessuto o un pavimento, l’arabesco di un tatuaggio, una carta da gioco o un fiore, per farci guardare diversamente un mondo che è anche nostro”.
Isabella Staino ci accompagnerà in questa narrazione con la minuzia grafica delle forme, e nello stesso tempo con le ombre e i colori di una tavolozza decisa, dove gli ocra, le terre, gli aranci scaldano tele di dimensioni spesso notevoli, su fondali di celesti e verdi luminosi, come in “Due tempi”, olio e acrilico di 200×150 o “Interno”, olio, acrilico, cera e carta di 200×180. La stessa intensità e visionarietà si ritrova, in una concentrazione miniaturistica, nelle opere su carta.
Ingresso gratuito. L’esposizione sarà visitabile dal lunedì al venerdì in orario 8.30-19.20; il sabato dalle ore 8.30 alle 13.20. Chiusa il 25 e 26 dicembre e 1 e 6 gennaio. Il 24 dicembre e 31 dicembre visitabile solo la mattina dalle ore 8.30 alle 13.20. L’esposizione chiude il ciclo Ars in Fabula 2015, ovvero la serie di iniziative dedicate alle arti promosse e organizzate dal Comune di Livorno e coop. Itinera all’interno della Biblioteca Labronica.
La Biblioteca anche per questo anno si è confermata polo di cultura cittadino a 360 gradi: non solo luogo di fruizione della pubblica lettura, ma anche e soprattutto fucina per la coniugazione di essa con la pittura, la fotografia, il cinema e il teatro, a dimostrazione di come la conoscenza passi attraverso più vie, in un circuito di parole e immagini.