G8 2001: “manca ancora il reato di tortura”. 15 luglio con magistrati, avvocati, docenti universitari e giornalisti

Trascorsi 15 anni esatti dalla “macelleria messicana di Genova”

Image and video hosting by TinyPic11luglio 2016 adnin

Quando giovani, attivisti politici, dei movimenti e giornalisti provenienti non solo dall’Italia, subirono la violenza di chi avrebbe dovuto garantire l’Ordine Pubblico e il diritto a manifestare, una brutalità delle Istituzioni di cui, con il tempo si cerca di nascondere le responsabilità: G8, cronache dal mattatoio di Bolzaneto

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A pochi giorni dall’inizio delle varie iniziative convocate per ricordare quei tremendi giorni e l’omicidio di Carlo Giuliani, la notizia che sa davvero di beffa, o meglio di insulto verso i malcapitati, la sanzione all’indirizzo del poliziotto Massimo Nucera (uno dei partecipanti all’assalto e alle violenze della Diaz) di una multa quantificata in appena 47,57euro (ammenda pari ad una giornata di lavoro decurtata dai contributi). Il fatto è riferito alle false testimonianze dell’agente che dichiarò di aver ricevuto una coltellata da uno degli ospiti interni alla Diaz, ovviamente quanto affermato si dimostrò essere del tutto inventato (compresi gli squarci sul giubbotto che Nucera si procurò da solo) e finalizzato a giustificare l’intervento violento attuato dalle Forze dell’Ordine, contro i giovani e i giornalisti nella scuola.

Image and video hosting by TinyPicUna sanzione ridicola verso l’agente della Diaz, che solleva dubbi anche sulla nuova legge: infatti a 15 anni dal G8 di Genova, manca ancora in Italia la codificazione del reato di tortura e della sua imprescrittibilità.

Il Parlamento ne discute, ma non è ancora riuscito a trovare un accordo su una buona legge. A Genova, a Palazzo Ducale, nella Sala del Minor Consiglio, in Piazza Matteotti, venerdì 15 luglio, a partire dalle 09:15, si confrontano magistrati, avvocati, docenti universitari, giornalisti.

Image and video hosting by TinyPicPiù volte negli ultimi anni la Corte Europea dei Diritti Umani ha condannato lo Stato italiano per aver violato il divieto di tortura e di trattamenti inumani e degradanti e per non aver adeguatamente accertato e sanzionato i responsabili. La lacuna maggiore è rappresentata dalla mancata codificazione del reato di tortura e della sua imprescrittibilità. L’evento è organizzato dalla rivista Critica del Diritto in collaborazione con Altreconomia e Antigone, con il patrocinio del Comune di Genova.

Il convegno è accreditato dall’Ordine dei giornalisti della Liguria (8 crediti) e dall’Ordine degli avvocati di Genova (5 crediti). Allegato PDF 1

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