Gara 2013 affidamento sportelli emergenza abitativa Livorno, finisce in Tribunale. Arci querela Unione Inquilini per diffamazione

unione inquiliniAffermare che un servizio è carente e troppo costoso in relazione alle prestazioni, in democrazia non dovrebbe essere considerato reato

30marzo 2016 da Unione Inquilini

paolo gangemi.Il 12aprile 2016, a seguito di una querela dell’Arci Livorno, l’associazione sindacale Unione Inquilini sarà convocata in Tribunale con l’accusa di diffamazione a mezzo stampa:

daria faggi“Non abbiamo mai inteso diffamare l’Arci. Anzi, quando il suo presidente Marco Solimano nel 2013 fu proposto Assessore al Sociale dal Sindaco Cosimi fummo tra i pochi a porgere la nostra solidarietà, contro l’uso strumentale del suo passato che ne impedirono la nomina. Solidarietà mal ricambiata”, questo il commento a caldo appena appresa la notizia da Daria Faggi.

Ma, ripercorriamo i fatti:

A fine 2013 abbiamo concorso alla gara per l’affidamento degli sportelli di emergenza abitativa e di portierato sociale, settori di cui siamo espertissimi. Il risultato della gara è stato quantomeno sorprendente, abbiamo visto attribuire alle nostre proposte e al nostro team valutazioni bassissime, al limite dell’offensivo (non siamo arrivati secondi, abbiamo avuto valutazioni da operatori incompetenti) tanto da compensare gli otto punti in più a noi assegnati, per il ribasso di costo d’asta.

Marco SolimanoE’ singolare che nel progetto presentato da Arci Solidarietà fosse descritta l’intera operatività di Arci, considerando anche attività che proprio nulla hanno a che fare con il servizio in appalto, come se anziché la valutazione delle diverse offerte nel servizio dell’emergenza abitativa, fosse in ballo la scelta tra quale delle due organizzazioni concorrenti meritasse il finanziamento.
Ad avvalorare la sgradevole sensazione che non si trattasse di scegliere tra proposte di gestione dell’emergenza abitativa, ma tra ARCI nel suo insieme e Unione Inquilini, ci sono altri fatti inconfutabili, come l’inserimento oltre ai tre operatori, abitualmente impegnati negli anni passati nel servizio, anche di altri funzionari ARCI che mai si sono occupati di disagio abitativo, e rivestono altri incarichi all’interno dell’associazione. Lo stesso presidente di ARCI Solimano, impegnato in particolare sul carcere (per anni garante per i diritti dei carcerati) ma che di emergenza abitativa, non se mai occupato, ha inserito il suo corricula.
Quanto alle motivazioni da parte della commissione giudicante, per spiegare il nostro punteggio da ultimi della classe, nessun rilievo al progetto, solo una notazione che lamenta che il servizio è in continuità con le nostre abituali mansioni e attività di assistenza al disagio abitativo, e un presunto conflitto d’interessi perché una delle operatrici da noi proposte è anche lei sfrattata. Come dire a Solimano, che essendo stato in carcere non è adatto a occuparsi dei problemi dei carcerati (!?).

L’altra motivazione di bocciatura della commissione riguardo la nostra esperienza troppo politica, quasi che aver fatto politica potesse essere motivo di esclusione. In effetti Paolo Gangemi è stato consigliere comunale dal 1995 al 2004 per Rifondazione, all’opposizione delle giunte Pd e recentemente entrambi ci siamo impegnati per liste di sinistra. Non minore peraltro è stato l’impegno dei dirigenti dell’Arci: Marco Solimano è stato consigliere comunale dal 1999/2009 per la giunta Pd e Cinzia Simoni era capolista della lista Livorno Città Aperta, in sostegno ad Alessandro Cosimi nel 2009. Presidente e Vice sono stati con tutta evidenza assai attivi politicamente, senza che questa militanza sia stata motivo di scandalo per gli esaminatori.

Alla luce dei fatti e dei documenti abbiamo concluso che si era scelto l’organizzazione Arci, piuttosto che andare a finanziare un buon servizio per gli sfrattati (il vero problema sociale e abitativo emergente).

E’ il caso di ricordare che il primo affidamento ad Arci del servizio di emergenza abitativa fu istituito dal 1999 al 2006, senza gara, dall’ex assessore alla casa Alfio Baldi, ex presidente Arci, e attualmente vicepresidente di Arci Solidarietà, senza che ve ne fosse bisogno visto che dal 1978 questa consulenza era svolta dallo sportello comunale e dall’Unione Inquilini insieme agli altri sindacati casa, (consulenza che è stata praticata incessantemente fino a oggi) senza costi per il Comune.
Si è poi costatato in questi anni che l’esternalizzazione in Via del Porticciolo, delle problematiche di emergenza abitativa, ha creato molti più problemi di quanti ne abbia risolti. Le famiglie sbatacchiate tra uffici comunali e ufficio di emergenza abitativa, si sono rivolti ai sindacati in estrema e totale confusione. Spesso l’Unione Inquilini è stata costretta a correggere errori commessi dagli inquilini che si sono rivolti alla struttura di Via del Porticciolo, e non sempre è stato possibile risolvere tardivamente i problemi.
Infine, ricordiamo che questo servizio alla fine del 2016 sarà completamente rivisto (la vicenda della polemica con Arci risale al 2014 prima del cambio della guida dell’amministrazione comunale); la discussione sul come organizzare il sociale, soprattutto l’emergenza abitativa, deve allargarsi in un pubblico dibattito coinvolgendo la città.

casaPertanto riapriremo il confronto sul ruolo e la natura del privato sociale, sulle esternalizzazioni dei servizi e sulla loro incidenza sul bilancio comunale, nelle sedi abituali della politica, a cominciare da:

Incontro pubblico
Venerdì 8aprile ore 21 Sala ex Circoscrizione 2 (g.c) Scali Finocchietti, 6

Qui sotto i link sullo scambio di critiche postati in data 8 e 7marzo 2014, con cui è iniziato il contenzioso politico, adesso diventato giudiziario:

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