Legge regionale sul Governo del Territorio. Fattori (Sì): “Dietro la presunta esigenza di semplificazione e manutenzione, il PD piccona la legge del 2014 aprendo a consumo di suolo e a procedure semplificate per opere come l’autostrada Tirrenica e la nuova pista di Peretola”
05luglio 2016 da Gruppo Consiliare regionale “Sì Toscana a Sinistra”
Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra, è intervenuto più volte in aula bocciando la nuova legge sul Governo del Territorio e la realizzazione delle opere pubbliche di interesse strategico regionale:
“Altro che manutenzione della legge 65 e semplificazione, il PD ha deciso di aprire alcune falle nella legislazione regionale. Oggi l’aula sta votando un’erosione di norme che erano state pensate per prevenire ingiustificati consumi di suolo. E opere definite genericamente pubbliche – quindi non più soltanto “comunali”, ma anche regionali e statali – vengono esentate da necessari e importanti controlli, come il passaggio in “conferenza di copianificazione”. Rispetto all’ampliamento di queste opere salta dunque il coinvolgimento dei Comuni interessati. Ma le conferenze di copianificazione non sono meri esercizi burocratici e perdite di tempo bensì procedure essenziali poste a garanzia della collettività”
Aggiunge Fattori:
“Il PD ci dice che questa è una semplificazione ma è una semplificazione che va incontro ad alcuni interessi precisi: ci sono di mezzo questioni come l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze, l’autostrada Tirrenica, la stazione dell’alta velocità fra Arezzo e Chiusi, per capire la possibile entità della falla. Togliere voce ai Comuni e ai cittadini per una “previsione di ampliamento” che non rispetta nemmeno le prescrizioni del PIT sarà anche semplice, ma produce effetti devastanti sul territorio e sulla democrazia. Nè si capisce che senso abbia distinguere in maniera del tutto artificiosa fra opere pubbliche di nuova costruzione e “ampliamento” di opere pubbliche esistenti. Perché mai prolungare di 50 km un’ autostrada esistente dovrebbe essere differente da una nuova autostrada, in termini di impatto su un determinato territorio?” E conclude: “Purtroppo però non c’è solo questo. Fra le tante norme della nuova legge si dà carta bianca ai Comuni su cosa realizzare negli ambiti di pertinenza dei centri storici; si elimina l’obbligatorietà del “piano attuativo” per una serie di trasformazioni anche assai rilevanti; si introduce una scorciatoia per trasformare annessi agricoli in abitazioni a tutti gli effetti, cosa che la legge 65 proibisce dal 2007, permettendolo soltanto alle costruzioni realizzate in precedenza. Si assisterà così ad un boom delle realizzazioni di annessi agricoli non necessari, vista la possibilità di trasformarli in altro se c’è un Comune compiacente, aprendo così una falla che si allargherà in futuro. Per tutti questi motivi, dopo aver presentato in commissione una lunga serie di emendamenti che sono stati tutti respinti dal PD e dalla destra, non possiamo che votare contro questa pessima legge”.