Molti sono i problemi che stanno affrontando i due paesi, da quelli di vecchia data e cioè quelli di tipo idrogeologico (vedi la realizzazione del Colatore Est per Guasticce) a quelli legati al futuro della scuola.
3aprile 2015 da Valerio Bianconcini, Rifondazione Comunista Collesalvetti
Infatti Guasticce rischia di non avere più, per il prossimo anno scolastico, la prima classe elementare a causa della mancanza di iscrizioni che comporterebbe la chiusura della nel giro di pochi anni. Rimane chiaro che gli studenti rimanenti andrebbero ad aggravare altri plessi scolastici limitrofi del comprensorio “Benedettini” e cioè quella di Stagno o Nugola .
Entrambi gli istituti infatti sono già colmi di bambini e tali rimarranno, secondo le previsioni, per i prossimi anni, per cui non vogliamo nemmeno immaginare la ipotetica chiusura della scuola di Guasticce che provocherebbe un danno economico non indifferente all’Amministrazione locale, a causa della mancanza di aule nei due plessi di Nugola e Stagno.
Il Governo deve trovare la maniera di agevolare i piccoli comuni come il nostro e abbandonare la politica delle tasse e dei tagli in un solo senso, ma investire su questi temi, nel vero senso della parola per poi trarne sicuramente un beneficio in futuro.
Questo comprensorio tra Guasticce e Stagno, sembra non avere tregua nemmeno dal punto di vista ambientale, infatti basta percorrere la strada Provinciale delle Colline (la 555) e notiamo che si sta costruendo un impianto di Gassificazione a Biomasse, che brucera’ cippato di legno per creare corrente elettrica , situato proprio tra l’Interporto e la Provinciale subito prima dell’attraversamento ferroviario direzione Stagno.
Non tenendo volutamente di conto dei dati tecnici relativi alle immissioni in aria che troviamo in merito su internet, in quanto esistono fazioni e teorie a favore e contrarie a tali impianti, tutti sappiamo però, che quando si brucia qualcosa per effetto della combustione creiamo CO2 , già dannosa per l’ambiente e per l’uomo, oltre a polveri sottili ed altre sostanze.
Ricordando che nelle varianti urbanistiche riguardanti l’ampliamento delle funzioni ammesse dell’Interporto A. Vespucci, avevamo fatto si che non si potessero insediare attività volte alle lavorazioni inquinanti, proprio per non andare ad appesantire una zona del nostro territorio già assai esposta dal punto di vista ambientale come quella di Guasticce-Stagno.
Pur consapevoli che tutto ciò, con la normativa vigente, rientra nelle normali attività agricolo/forestali e che tali vengono autorizzate con una semplice S.C.I.A. o con una Autorizzazione Unica Ambientale, non essendo inoltre previste convenzioni o atti simili tra chi investe e realizza e l’Amministrazione Comunale, crediamo che la questione sia stata trattata forse con un po’ troppa leggerezza da chi ci Amministra e che forse, uno o più passaggi pubblici per rendere dotta la cittadinanza delle due frazioni sarebbero stati utili, anche per evitare che si spargessero voci errate, inutili leggende metropolitane di casi simili accaduti in altri luoghi o ancora peggio, far si che si spargessero chiacchere e dati tecnici improvvisati forvianti.